Interrogazione della Lega Nord Toscana sugli interventi economici a favore di Rom e Sinti
Politica Lazio Roma

Interrogazione della Lega Nord Toscana sugli interventi economici a favore di Rom e Sinti

venerdì 30 settembre, 2011

FIRENZE, 30 SETTEMBRE 2011- La Lega Nord Toscana ha presentato un’interrogazione in Regione “in merito agli interventi per i popoli rom e sinti (L.R. 2/2000)”.«Abbiamo presentato questa interrogazione – spiegano i firmatari dell’atto Antonio Gambetta Vianna e Gian Luca Lazzeri – per sapere nel dettaglio tutti gli aiuti economici forniti alle popolazioni rom e sinti e per conoscere il loro stile di vita. Infatti, nell’atto chiediamo quale sia ad oggi l’ammontare dei finanziamenti pubblici utilizzare per finanziare la legge regionale 2/2000, suddivisi in base all’anno e alla provenienza del finanziamento, se comunitario, statale o regionale.[MORE]

Ma anche quali siano le aree residenziali attrezzate presenti sul territorio regionale in pessesso dei requisiti dettati dall’articolo 4 della legge 2/2000». Secondo tale articolo, “le caratteristiche tecniche dei singoli interventi, fermi restando i requisiti di igienicità e salubrità, sono di volta in volta fissati dal Comune e recepiti nel progetto, predisposto in base ad una attenta analisi socio-abitativa del gruppo destinatario e con la sua attiva partecipazione ed in base a criteri di integrazione urbana e ambientale.

In rapporto alle diverse situazioni, l’area attrezzata per la residenza può consistere: nella realizzazione di un nucleo essenziale minimo di servizi consistente in un blocco cucina-soggiorno e servizi igienici per ciascuna famiglia con parcheggio e terreno di pertinenza, di supporto ad abitazioni mobili; nella realizzazione di una unità abitativa minima, camera, cucina-soggiorno, servizi igienici, spazio di pertinenza, integrata in uno spazio comune, aggregata ad altre o autonoma.

È prevedibile in progetto l’ulteriore sviluppo del nucleo di servizi o l’ampliamento dell’unità abitativa, anche con risorse proprio dei gruppi familiari e attraverso procedure di costruzione facilitata o di autocostruzione guidata. Nella organizzazione delle aree è promossa la partecipazione dei gruppi dei rom e dei sinti destinatari degli interventi e delle associazioni di volontariato.

Per le aree attrezzate e le unità abitative o di servizio realizzate ai sensi della presente legge al fine di decongestionare gli insediamenti esistenti e di superare le condizioni di grave precarietà abitative esistenti possono essere applicati i criteri di cui all’art. 40 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 ‘Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero’ in materia di alloggio sociale”.

I due consiglieri regionali leghisti, come detto, vogliono saperne di più sullo stile di vita e l’integrazione delle popolazioni rom e sinti nella cultura e nella società toscana. «Abbiamo chiesto alla Giunta – spiegano in coro – di fornirci i dati relativi alla frequenza media con la quale i bambini che vivono all’interno delle aree attrezzate frequentano la scuola di primo e di secondo grado, al grado di scolarizzazione fra le popolazioni rom e sinti che vivono in Toscana, alla percentuale di abbandono scolastico fra le persone che vivono in suddette aree, al loro tasso di disoccupazione, alla percentuale di persone appartenenti a questi gruppi che hanno alle spalle condanne penali. Ma vogliamo anche sapere la percentuale di rom e sinti che vivono all’interno delle soluzioni abitative nelle aree attrezzate e di quelli che vivono in accampamenti abusivi».

La Lega chiede anche di avviare un censimento delle popolazioni rom e sinti residenti sul territorio regionale.
 


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