Inter-Fiorentina 4-2: c'è già la mano di Pioli?
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Inter-Fiorentina 4-2: c'è già la mano di Pioli?

martedì 29 novembre, 2016

MILANO, 29 NOVEMBRE - E’ una serata positiva quella di ieri per l’Inter di Stefano Pioli, tornata al successo dopo il pareggio in extremis nel derby contro il Milan ed il tonfo europeo in Israele con l’Hapoel. La mano di Pioli dunque pare già esservi, nonostante i pochi giorni di lavoro assieme alla squadra ed i soli tre match ufficiali.[MORE]

Dati alla mano, ciò che sembra venir meno in casa Inter è la difficoltà nel concretizzare quanto costruito. Una problematica che con De Boer si è fatta sentire, nonostante la vena realizzativa del bomber e capitano Mauro Icardi ponesse a freno limiti piuttosto evidenti. Con Pioli la musica è già cambiata: 7 gol in 3 gare sono il biglietto da visita del neotecnico nerazzurro.

Tanta qualità davanti, con il maggior accentramento di Candreva, le qualità di Perisic, del rispolverato Banega e del cecchino Icardi. Positivi anche i recuperi di Kondogbia e Brozovic, cui saranno affidate le chiavi del centrocampo considerato l’infortunio di Gary Medel. Ma i problemi principali restano, e vedono principalmente proprio il centrocampo sul banco degli imputati. Da rivedere, come di consueto, anche la difesa. L'appannamento di Murillo e il rilancio di Ranocchia non ha comunque risolto il problema: altri due i gol subiti, per un totale di 7 reti in 3 partite. Il bilancio di Pioli è dunque in pareggio, risultati compresi.

I nerazzurri confermano quest’anno più che mai l’appellativo di ‘pazza’ rimembrato anche dal proprio inno. Una squadra a corrente alternata, che fa paura per una parte del match prima di spegnersi nelle proprie inquietudini ed incertezze. Questo è stato di fatto il filo conduttore della stagione, ripropostosi con Milan, Hapoel e Fiorentina. Primi tempi di grandissimo livello, prima del buio. Problema atletico o mentale per la Dottor Jeckyll e Mr Hide del calcio italiano?

Il motto di Pioli, come più volte ribadito in conferenza stampa, è quello di lavorare sulla testa. Perché le gambe rispondono solo se c’è la testa, e possono dare qualcosa in più anche nel caso di cali fisici. La vittoria di ieri ha impressionato per la bruciante partenza, con tre perle in venti minuti. Poi il consueto black out, con una incredibile sofferenza nonostante il vantaggio numerico. A Pioli dunque il compito di rimettere in piedi una compagine dal grande potenziale, ma la cui disastrosa partenza potrebbe compromettere l’obiettivo Champions. Che è ora ad otto punti certo, ma con cinque squadre davanti ed in gran spolvero (salvo il passo falso casalingo del Napoli con il Sassuolo). Ed il treno riparte proprio da Napoli, nella delicatissima sfida al San Paolo con gli uomini di Sarri. Comunque vada, sarà grande spettacolo.

 

foto da: calciomercato.com

Cosimo Cataleta


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