Inter batte Twente per 1 a 0, tra Moratti e Benitez è di nuovo amore
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MILANO – L’era del grande Inter è ancora lontana, ma di sicuro ieri sera si è intravisto qualcosa delle potenzialità della squadra: e così i neroazzurri, che giocavano in casa, hanno battuto per 1-0 il Twente.
La partita inizia in modo strano: l’Inter perde palla più volte e altrettante volte rischia il goal. Il secondo tempo invece parte con uno stato d’animo tutto nuovo: la voglia di segnare c’è ed il punto della salvezza arriva proprio al decimo minuto della ripresa. A segnare è proprio Cambiasso, che subito difende molto bene anche la propria porta, evitando un goal, per cui pochi istanti dopo è stato fischiato il fuorigioco. [MORE]
L’Inter c’è: la qualificazione agli ottavi di Champions League è ormai certa e con un turno di anticipo.
E la panchina di Benitez continua a traballare? La prestazione del tecnico e dei calciatori ha portato a casa un risultato, ma gli standard ai quali i tifosi si erano abituati l’anno scorso non sono certo dietro l’angolo.
Massimo Moratti, presente sugli spalti, si è recato nello spogliatoio neroazzurro e ha dichiarato: “Ci siamo incontrati in spogliatoio, non c’era tanto da dire: quando ci si stringe la mano e siamo tutti e due contenti vale più delle parole. Ora bisogna stare a vedere domenica dopo domenica: di certo bisogna far bene e fare in modo che i giocatori non si facciano più male. Per il resto sappiamo che Benitez è un ottimo allenatore.”
Benitez, certamente più tranquillo, dichiara subito dopo: “E’ sempre importante vincere. Adesso siamo qualificati. Io penso che se un allenatore è in difficoltà è perché la società e la squadra sono in difficoltà. Abbiamo visto l’impegno, il lavoro, lo sforzo dei giocatori, oggi era una partita in cui si vedeva che la squadra voleva vincere. Abbiamo fatto un goal e abbiamo cercato anche il secondo, questo per me è molto importante, perché alla fine questo carattere fa la differenza. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio rispetto al primo. Eto’o era a suo agio da sinistra venendo dentro, Sneijder e Pandev in mezzo hanno fatto un grande lavoro soprattutto nel primo tempo, era difficile per loro. Era per cambiare la situazione che loro si aspettavano e creare più pericoli in mezzo. È chiaro che all’inizio la squadra giocava molto bene, quando c’erano tutti i giocatori. Adesso abbiamo tanti infortuni e alla fine sto giocando con dei ragazzi, non è facile fare il lavoro, non è facile sostituire i giocatori. Cordoba e Materazzi stanno facendo un grandissimo lavoro. Se ritornano i giocatori, come Stankovic e Cambiasso, la squadra giocherà meglio di sicuro. Sappiamo che Thiago Motta, che oggi era in panchina, se tutto va bene può giocare un po’ di tempo. Muntari e Mariga stanno lavorando, ma manca ancora un po’. Milito ancora no. Se non perdiamo nessuno, va bene perché almeno ne abbiamo uno-due che ritornano.”
Infine conclude con un attacco personale a coloro che fino ad oggi hanno criticato il suo modo di allenare la squadra: “Chi parla della preparazione come unica causa degli infortuni è un ignorante. Io lavoro da 25 anni e anche i miei collaboratori lo stesso. Questa è una squadra spremuta lo scorso anno al 100%, con giocatori che hanno avuto infortuni l'anno scorso e due anni fa".
(foto Agi)