Inflazione: a gennaio stabile allo 0,7%
Economia Lazio

Inflazione: a gennaio stabile allo 0,7%

venerdì 21 febbraio, 2014

ROMA, 21 FEBBRAIO 2014 – L’Istat rende noto che a gennaio l'inflazione su base mensile è cresciuta dello 0,2%, mentre su base annua resta ancora stabile allo 0,7%, registrando lo stesso valore dei mesi di dicembre e novembre, che risulta il più basso da quattro anni, dal novembre 2009.

Secondo l’Istituto di statistica, «Il rialzo mensile dell’indice generale è dovuto sia a fattori stagionali, che spiegano la crescita dei prezzi dei Vegetali freschi (+4,6%), sia agli aumenti congiunturali della maggior parte delle altre tipologie di beni e servizi; a mitigare questo rialzo è il calo mensile dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-0,6%), anch’essi influenzati da fattori di natura stagionale».

Prezzi più alti però nel carrello della spesa: l'indice grocery, che abbraccia i prezzi dell’insieme dei prodotti in vendita nelle drogherie o nei supermercati, dalla pasta ai cosmetici, è salito dell'1,3%, quasi il doppio dell'inflazione. Per la prima volta l’Istat rilascia così il dato sulle variazioni dei listini nei luoghi in cui si effettua la spesa giornaliera. La variazione mensile dell'indice grocery (+0,3%) va a sommarsi a un altro indicatore, quello sui prezzi degli acquisti di alta frequenza, che cresce dell'1,2% su base tendenziale a gennaio (lo stesso valore di dicembre) e dello 0,4% rispetto al mese precedente.[MORE]

Per il Codaconos, in base ai dati diffusi dall’Istat, «questa bassa inflazione tradotta in cifre, equivale, in termini di aumento del costo della vita, ad una stangata annua pari a 234 euro per una famiglia di 3 persone, 248 per una di 4 componenti». I cittadini più penalizzati sono quelli di Bolzano e Genova, dove, rispettivamente, la “stangata” è pari a 486 euro e 245 euro.
L'Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori, pertanto, chiede all’esecutivo di intervenire sul piano delle liberalizzazioni con «misure a costo zero che possono però ridurre le spese obbligate di famiglie ed imprese».

 


(Foto: womenshealthmag.com)

Domenico Carelli
 


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