Indignati e Popolo viola insieme per fare piazza pulita. Ma con Grillo la protesta si divide
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ROMA, 14 SETTEMBRE – Si prospettava un week end all’insegna dell’impegno politico per la capitale. Le previsioni parlavano di almeno 10 mila partecipanti. Le forze di polizia erano state schierate in tenuta antisommossa. E chissà se gli agenti hanno tirato un sospiro di sollievo quando si sono trovati di fronte poche centinaia di pacifici ragazzi, privi di bandiere o san pietrini, che stavano solo mettendo su una tendopoli in una semi-vuota piazza San Giovanni.[MORE]
Indignati e Popolo Viola ci hanno provato a far sentire la propria indignazione, intonando cori e sfoggiando slogan contro la casta, organizzando mini assemblee popolari, accampandosi nelle tende (sulla scia degli “Indignados” spagnoli) per far capire ai politici che la recente manovra porterà tante persone allo sfacelo economico. Eppure il numero di partecipanti era troppo esiguo per raggiungere una copertura mediatica di rilievo nazionale, e la manifestazione “piazza pulita” rischia di passare inosservata.
Come se non bastasse ci si è messa anche la “concorrenza” del “Cozza Day”, ennesima trovata di Grillo e del movimento 5 stelle, che ha paragonato i politici attaccati alla propria poltrona (e agli annessi privilegi) a delle cozze incollate ad uno scoglio. I grillini hanno sfilato per le strade di Roma esibendo i gusci di mitili contenenti le foto di alcuni politici, per poi arrivare a Montecitorio e depositarli intorno alle transenne.
Nemico unico ma piazze divise, dunque, in un week end forse ancora troppo “estivo” e vacanziero. Ciò che preme gli Indignados spagnoli giunti a Roma per dare man forte alle proteste italiane, però, è mettere da parte bandiere e schieramenti politici per creare un unico grande movimento che cerchi concretamente di far sentire il proprio dissenso, come accaduto in Spagna. Cosa che in Italia, a quanto pare, non è ancora possibile.
Luciano Cangianiello