Indagine Sole 24 ore: Bolzano città più vivibile davanti a Siena. Fanalini di coda Napoli e Taranto

lunedì 26 novembre, 2012

MILANO, 26 NOVEMBRE 2012 - Come da tradizione la solita ricerca annuale del Sole 24 ore ha prodotto oggi i suoi risultati sull’indagine della qualità di vita nelle 107 province italiane, da pochi mesi passate a 55. I dati, rispetto all’anno scorso, hanno mostrato una risalita in classifica di città come Rimini (da undicesima a quarta) e Parma (da tredicesima a sesta) e una discesa di Bologna (da prima a decima) e Firenze ( da settima a diciottesima). [MORE]

La ricerca si basa su vari fattori, che vanno dal tenore di vita all’ordine pubblico passando per servizi, lavoro e tempo libero. Imbattibile in quest’ultimo dato resta la città di Rimini, che si riconferma capoclassifica, mentre per affari e lavoro i primi posti sono occupati da Cuneo e Reggio Emilia. Emergono quindi risultati che mostrano come le aree più vivibili siano quelle del Centro-Nord Italia, meglio dotate rispetto al Sud di imprenditoria e infrastrutture.

Il meridione come sempre indossa la maglia nera quasi in ogni sezione, con Taranto che sostituisce Foggia come città meno vivibile, messa male soprattutto per i dati che riguardano la popolazione, il tempo libero e il lavoro così come Napoli che mantiene la sua nomea di città dallo scarso tenore di vita. Le province calabresi si stagliano invece tra la 78esima posizione di Catanzaro e la 102esima di Vibo Valentia. Un dato confortante è però il terzo posto nella graduatoria nazionale di Crotone come ordine pubblico, che viceversa è ultima per quanto riguarda servizi, ambiente e salute in compagnia di Reggio Calabria che è fanalino di coda in affari e lavoro.

Bene invece le metropoli Milano e Roma che scalano diverse posizioni, con la prima leader nel tenore di vita. Chiudiamo con l’analisi della prime due della classe: Siena risale molte posizioni grazie ai dati su tempo libero e aumento della popolazione, mentre Bolzano, che non eccelle in nessun settore in particolare, si classifica però nelle prime posizioni in ogni ramo, soprattutto le danno grande forza fattori come la bassa disoccupazione e gli scarsi reati che si verificano nella città. Per il capoluogo del Trentino si tratta di una riconferma al vertice dopo il 1995, il 2001 e il 2010.

Massimiliano Chiaravalloti

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