Incontro tra Renzi e Rohani a Teheran: "Fine sanzioni passaggio storico"
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
TEHERAN, 12 APRILE 2016 – Matteo Renzi è arrivato oggi a Teheran per una due giorni diplomatica col presidente iraniano.[MORE]
Lo scorso Gennaio Hassan Rohani aveva a sua volta fatto visita a Roma, occasione che i più ricorderanno per la conseguente polemica sulle statue capitoline velate ad hoc. Il premier, primo fra gli alleati a giungere in Iran dopo la fine dell'embargo seguito all'accordo sul nucleare, è arrivato al complesso presidenziale di Sadabad per incontrare il presidente iraniano Hassan Rohani: accolto dal picchetto militare, è accompagnato dal ministro dell'Istruzione Stefania Giannini e dal viceministro dello Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto. Nella delegazione italiana anche l'amministratore delegato Eni, Claudio De Scalzi, Stefano Cao ad di Saipem, Alberto Nagel ad di Mediobanca, Renato Mazzoncini ad di Fs, Alessandro Castellano ad di Sace, Giampietro Benedetti presidente e ad di Danieli. Per un’ora e mezza Renzi e il presidente iraniano hanno dialogato: "L'Italia è un amico prezioso dell'Iran - ha affermato Rohani nella conferenza stampa congiunta alla fine dell'incontro - ricordiamo come anche nel periodo delle sanzioni le posizioni italiane siano state le più eque nei confronti del Paese. Anche se l'Italia non faceva parte dei negoziati del 5+1, possiamo dire che la presenza della Mogherini ha dato il suo contributo. Dopo la fine delle sanzioni, il mio primo viaggio in Europa è stato in Italia".
"Per quanto riguarda il settore bancario tra i due paesi - continua Rohani - sia nella collaborazione con le banche che con la Sace sono stati fatti buoni passi ma abbiamo bisogno di muoverci velocemente per superare i dettagli; è vero che le sanzioni bancarie sono state tolte e le banche hanno iniziato la loro attività ma rimangono aspetti psicologici legati alle sanzioni su cui lavorare". Il premier, in risposta alle fiduciose parole del presidente iraniano, ha detto: "Per me è un onore essere a Teheran. La fine delle sanzioni è un passaggio storico per tutta la regione e per tutta l'Europa. Noi siamo impegnati perché lo sforzo della comunità internazionale sia accompagnato dalla reciproca fiducia e dalla immediata ripartenza dei rapporti economici che sono un elemento fondamentale anche per creare fiducia nei cittadini e dare il messaggio che qualcosa di nuovo si è mosso". "Ci sono molti aspetti economici sui quali si può lavorare - ha proseguito Renzi - tante sono le potenzialità aperte. L'importante è che adesso si sia operativi, con l'aiuto al credito e alla finanza", spiega Renzi, "l'Iran e l'Italia sono due grandi potenze della cultura, due grandi storie che hanno voglia di avere un grande futuro insieme". Per ciò che concerne la crisi umanitaria, secondo Renzi è indispensabile instaurare rapporti più solidi tra i vari paesi: "Ho ascoltato i riferimenti di Rohani alla crisi umanitaria che segue alla guerra in Siria, Yemen, in Libia: vediamo dei piccoli passi di tregua, ma serve un grande investimento umanitario".
Poi il premier ci ha tenuto a precisare che “Islam non è terrorismo”. "Ci sono persone in Europa e nel mondo che confondono la fede nell'Islam con il terrorismo e la violenza. E' un grande errore che va combattuto", ha affermato Renzi, "il rapporto tra Iran e Italia è importante dal punto di vista economico ma deve servire a scrivere una pagina nuova nel dialogo e nel confronto". L’interazione tra Iran e Italia si sostanzia ancor più nella riuscita dell’obiettivo di Teheran, quello di tornare a esportare petrolio. Per farlo, l’Iran necessita di una tecnologia più all’avanguardia. Ed è qui che l’Italia svolge il suo ruolo cruciale: è stato calcolato dal gruppo assicurativo-finanziario Sace che l'export italiano in Iran potrebbe aumentare di quasi 3 miliardi di euro nel quadriennio 2015-2018 grazie alla fine delle sanzioni e i settori maggiormente interessati sarebbero proprio l'oil and gas, i trasporti e la meccanica strumentale. In Gennaio sono state sottoscritte diciassette intese ed è stata adottata una road map per lo sviluppo dei rapporti bilaterali tra Italia e Iran. Altro tema portante della due giorni di visita sarà quello della lotta al terrorismo. L'Iran ha rivendicato a Gennaio un ruolo di prima linea, ricordando le collaborazioni in Afghanistan e Iraq. Ma pesa l'antagonismo con l'Arabia Saudita, che potrebbe generare ulteriore instabilità in Medioriente.
Luna Isabella
(foto da ilcorsivoquotidiano.net)