Inchiesta escort, chiusura indagini: otto gli indagati
Cronaca Lazio Roma

Inchiesta escort, chiusura indagini: otto gli indagati

giovedì 15 settembre, 2011

 BARI, 15 SETTEMBRE 2011 - La procura di Bari ha questa mattina notificato otto avvisi di conclusione delle indagini nell'ambito dell'inchiesta Tarantini.
Associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e altri 27 capi di imputazione per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione per gli indagati, fra cui sembrano esserci i due fratelli Claudio e Giampaolo Tarantini, l'avvocato Salvatore Castellanetta e Massimiliano Verdoscia, amico di Giampaolo.[MORE]

Fra gli indagati spunta però anche il nome della showgirl Sabrina Began, nota anche col nome di “ape regina” e a detta di molti la preferita del premier, la stessa che in un'intervista a Sky dichiarò: “sono io il bunga bunga” parlando in proposito dei famosi festini di Arcore. La Began portò a palazzo Grazioli tre ragazze, Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone (detta Monia) e Roberta Nigro, fra cui almeno una si sarebbe prostituita con il presidente del Consiglio.

Nel capo di imputazione si legge che Tarantini e la Began hanno sfruttato “l'attività di prostituzione della prima (Vanessa Di Meglio, ndr), esercitata, in favore di Silvio Berlusconi, presso la sua residenza romana, dietro pagamento di corrispettivo in denaro, provvedendo, in particolare, il Tarantini, ad istruire le stesse sulle modalità comportamentali da assumere, sulle finalità della serata, a sostenere le spese di viaggio e soggiorno delle donne, e a mettere a loro disposizione un'autovettura per raggiungere palazzo Grazioli”.

Era dunque un'associazione ben organizzata, di cui Gianpaolo Tarantini era il fulcro. Quest'ultimo infatti, “promotore e organizzatore dell'associazione”, sempre secondo quanto si legge dalle carte dei pm, “al fine di consolidare il rapporto con Silvio Berlusconi (avviato nell'estate del 2008), ottenere per il suo tramite, incarichi istituzionali e allacciare avvalendosi della sua intermediazione rapporti di tipo affartistico con i vertici della Protezione civile, di Finmeccanica spa, di società a quest'ultima collegate (Sel Proc sc., Selex sistemi integrati spa e Seicos spa), di Infratelitalia spa e altre società, provvedeva a:
1) Ricercare le donne, personalmente o per il tramite di altri partecipi, persuadendole a prostituirsi o rafforzando il loro iniziale proposito di prostituirsi, in occasione degli incontri che egli stesso organizzava presso le residenze di Silvio Berlusconi;
2) Selezionare le donne, personalmente o per il tramite degli altri partecipi, secondo specifiche caratteristiche fisiche (giovane età, corporatura esile);
3) Impartire, in occasione di tali incontri, disposizioni sull'abbigliamento da indossare e sul comportamento da assumere;
4) Sostenere le spese di viaggio e soggiorno delle donne proveniente da varie parti d'Italia, mettere loro a disposizione il mezzo per raggiungere il luogo dell'incontro”.

Tra le donne che Tarantini spinse a prostituirsi, c'è anche Manuela Arcuri. Tarantini le avanzò questa proposta con la promessa di un diretto interessamento del premier in una sua futura conduzione del Festival di Sanremo. La nota attrice rifiutò però i consigli dell'imprenditore.

L'inchiesta si riferisce al periodo 2008-2009. Lo sfruttamento della prostituzione non sarebbe stato compiuto solo in favore del premier Berlusconi, bensì anche dell'ex vicepresidente Pd della Regione Puglia Sandro Frisullo, di un dirigente dell'Asl di Bari, di un dirigente bancario, di un dirigente di Finmeccanica, Salvatore Metrangolo e di alcuni ospiti della residenza romana di Tarantini.

Marta Lamalfa


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