Incendi Grecia, si temono almeno 100 vittime; Governo annuncia misure straordinarie
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ATENE, 25 LUGLIO – Il giorno dopo il tragico ed infernale rogo che ha coinvolto l’intera Attica orientale, giungendo sino alle porte della Capitale, dopo aver domato le fiamme i Vigili del Fuoco locali si stanno occupando di stilare un bilancio delle vittime, setacciando soprattutto le case carbonizzate nelle località turistiche alla periferia di Atene (in particolare, nelle località di Neos Voutsas e Mati, nei pressi di Rafina, il secondo porto della regione). Le vittime ufficiali sono finora 74, ma le autorità ritengono che verosimilmente si arriverà almeno a quota 100, considerando anche il fatto che negli ospedali ateniesi sono ricoverati in emergenza 164 feriti, ustionati od intossicati dal fumo, tra cui 23 bambini. [MORE]
Il violentissimo incendio partito due giorni or sono, probabilmente di origine dolosa ed attecchito a partire da diversi punti, è stato alimentato dalle torride temperature estive e dai forti venti che soffiano un po’ su tutta la penisola ellenica in questo periodo dell’anno. Le fiamme si sono diffuse in brevissimo tempo ed hanno incenerito oltre mille edifici, distruggendo migliaia di automobili. Tragica la sorte toccata alla piccola ed amena località di Mati, dove diverse famiglie che si trovavano in vacanza sono state divorate dal rogo mentre cercavano una via di fuga verso il mare. Al largo di Artemida, sempre nella zona di Rafina, la Guardia Costiera ha addirittura rinvenuto cinque cadaveri in mare, tra cui quello di un bambino, presumibilmente persone annegate dopo essersi lanciate in acqua nel tentativo di salvarsi. Anche a Corinto, Chania e Creta ci sono molte persone scomparse e la Protezione Civile locale si sta affannando nel cercare di soddisfare le richieste delle famiglie che non hanno più notizie dei propri cari.
Ai soccorsi stanno partecipando centinaia di persone, di ogni corpo militare e civile dello Stato, che si sono rimboccate le maniche per aiutare i superstiti. Il Governo guidato da Alexis Tsipras ha previsto immediatamente lo stanziamento di fondi straordinari per un ammontare di 20 milioni di euro, per rispondere alle immediate esigenze dei Comuni e dei cittadini colpiti dalla tragedia; è stato poi attivato un conto corrente bancario speciale per il supporto alle popolazioni, sul quale convogliare contributi pubblici e privati. Nei prossimi giorni saranno poi corrisposti gli indennizzi alle famiglie delle vittime da parte del Ministero delle Finanze. Sono stati inviati in loco 180 ingegneri dipendenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per agevolare la conta dei danni. Il Ministero di Lavoro ha inoltre messo a disposizione strutture per ospitare gli sfollati, mentre unità mobili di psicologi ed assistenti sociali sono state allestite per fornire assistenza alle persone coinvolte nei roghi o che vi hanno perduto familiari ed amici. Infine, nella regione dell’Attica è stato creato un apposito centro di coordinamento per i soccorsi ed il volontariato.
Solidarietà è giunta da tanti altri Paesi europei. La prima a mettere aiuti a disposizione dei Greci è stata la Macedonia, il cui Primo Ministro Zoran Zaev ha offerto 6 milioni di Dinari (pari a circa 100 mila euro) alla vicina Grecia per combattere gli incendi. “In queste ore difficili la Germania è dalla parte dei nostri amici greci. Potete contare sicuramente sulla nostra disponibilità nel superare questo incendio catastrofico” – ha invece scritto Angela Merkel in una lettera inviata personalmente al suo collega Tsipras, mentre Emmanuel Macron ha affidato a Twitter il suo messaggio di solidarietà. Anche da Cipro, Polonia e Spagna sono stati inviati aiuti ed offerti mezzi e vigili del fuoco, mentre l’Italia aveva inviato due CanadAir che hanno collaborato alle operazioni di spegnimento delle fiamme.
Il Primo Ministro Tsipras, tra le prime autorità a recarsi sui luoghi della tragedia prima ancora che i roghi fossero completamente domati, ha tenuto un drammatico discorso in diretta tv, nel corso del quale ha annunciato di aver proclamato tre giorni di lutto nazionale ed ha promesso con rabbia che nulla resterà senza risposta. Si tratta di una chiara allusione al fatto che il Governo greco sospetta che gli incendi siano di origine dolosa, visto che i focolai sono divampati in luoghi diversi e distanti tra loro. Lo stesso Tsipras, infatti, ha poi parlato a microfoni spenti con alcuni cronisti di incendi asimmetrici e dunque si sospetta che un gruppo di piromani sia entrato in azione al fine di saccheggiare le case abbandonate dai turisti dopo l’incendio oppure per motivi di speculazione edilizia. Il Premier ha poi concluso il suo discorso chiedendo ai suoi connazionali di “non lasciarsi sommergere dal lutto, di combattere ed essere uniti e coraggiosi. È necessaria una lotta per salvare ciò che può essere salvato, una lotta per sconfiggere il fuoco, una lotta per trovare i dispersi, in modo da non piangere altre vite ed alleviare il dolore delle persone colpite. Non ci sono parole per descrivere i nostri sentimenti in questo momento”.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: corriere.it