In Toscana 101 femminicidi in dieci anni, ma i dati del decennio 2006-2016 sono allarmanti
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Firenze 29 novembre - In Toscana 101 femminicidi tra il 2006 e il 2016. Dal 2009 al 2017, 18.939 le donne che si sono rivolte per la prima volta a un Centro antiviolenza, e nell'83% dei casi la violenza era esercitata dal partner o dall'ex. Venti le Case rifugio, che nel 2016 hanno ospitato 121 donne e 141 minori. Sono solo alcuni dei dati contenuti nel nono rapporto sulla violenza di genere in Toscana, presentato stamani a Palazzo Strozzi Sacrati.[MORE]
I numeri parlano chiaro, negli anni tra il 2006 e il 2016 le donne uccise in Toscana dal proprio partner o ex sono state 101: 75 italiane, 26 straniere, ed in 77 di questi casi (76,2%) l'assassino è di nazionalità italiana.
Un ulteriore aspetto che emerge dall'analisi di questo fenomeno estremo è quello dei cosiddetti "orfani speciali", cioè i minori rimasti orfani di madre e, il più delle volte, privi anche della presenza del padre omicida: sono almeno 34 quelli relativi ai casi registrati tra il 2006 e il 2016.
Dal 1° luglio 2009 al 30 giugno 2017 sono state 18.939 le donne che si sono rivolte per la prima volta a un Centro antiviolenza in Toscana, per chiedere aiuto soprattutto per una violenza reiterata nel tempo attraverso atti di persecuzione psicologica, fisica ed economica. Nell'83% dei casi la violenza è a opera del partner o dell'ex. Nell'ultimo periodo di riferimento luglio 2016 - giugno 2017 le donne che si sono rivolte ai Centri sono state 3.000, il numero più elevato da quando è iniziata la rilevazione, con un incremento del 22,5% rispetto all'annualità precedente.
La maggior parte delle donne che si rivolge ai Centri antiviolenza è italiana (69,9%). Ciò che emerge nell'ultimo periodo è un aumento delle giovani ragazze, minori di 18 anni: da 11 casi del 2015-2016 a 23 nel 2016-2017; si tratta quasi esclusivamente di ragazze italiane.
I nuovi accessi nel corso del 2016-2017 sono stati 3.000, il numero di donne seguite dai Centri è 4.017. I Centri anti-violenza, pur conservando il loro ruolo centrale di punto di riferimento per le donne che vivono la violenza in ambito domestico, vedono la crescita di un'utenza di tipo diverso: si tratta di donne con livello di istruzione medio alto, occupate e che subiscono violenza fuori dalle mura domestiche, dall'ex o dal partner non convivente. Per quanto riguarda le straniere, sono in aumento le donne che vivono in una situazione di estrema fragilità economica: donne sole, senza un lavoro fisso.
Dal 2009 al 2017, 16.686 ragazze/i hanno visto le proprie madri subire violenza all'interno delle mura domestiche; di questi, 12.218 erano minorenni al momento dei fatti.
A partire dal 2009, l'Osservatorio Sociale Regionale della Toscana svolge il fondamentale ruolo di monitoraggio e raccolta dei dati relativi al fenomeno della violenza di genere. L'Osservatorio raccoglie ed elabora annualmente le informazioni provenienti dai Centri antiviolenza e dai Centri per uomini autori di violenze (attraverso l'applicativo web di Regione Toscana VGRT), dalla Rete regionale Codice Rosa, dal Centro di riferimento regionale per la violenza e gli abusi sessuali su adulte e minori dell'AOU di Careggi, dal Centro regionale di documentazione per l'infanzia e l'adolescenza dell'Istituto degli Innocenti, dall'Archivio regionale per le prestazioni consultoriali.
Da qualche anno, inoltre, il Rapporto raccoglie ed elabora i dati relativi ai femminicidi, fenomeno estremo – ma non episodico e infrequente – che rappresenta la cosiddetta "punta dell'iceberg" di una questione che resta, ancora, in larga parte sommersa.
FONTE: REGIONE TOSCANA / TOSCANA NOTIZIE