In scena all'Abbazia Benedettina di Sant'Eufemia  Lamezia scottanti ed attuali tematiche
Cultura e Spettacolo Calabria

In scena all'Abbazia Benedettina di Sant'Eufemia Lamezia scottanti ed attuali tematiche

sabato 13 agosto, 2016

LAMEZIA TERME 13 AGOSTO 2016 - L’affidamento, la famiglia, la giustizia, le bustarelle, i rapporti familiari, la malattia sono i temi di grande attualità affrontati nella commedia “ Una famiglia…quasi perfetta” andata in scena nella suggestiva Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia strapiena di persone, molte delle quali, hanno fatto la fila al botteghino fino all’ultimo per l’acquisto del biglietto determinando mezz’ora di ritardo all’inizio dello spettacolo. [MORE]

La pièce, la prima delle quattro previste in cartellone, ha dato il via al Lamezia Summertime 2016 nell’ambito della sezione TeatrOltre: il Teatro Ritrovato, diretto da Nico Morelli e Walter Vasta dell’associazione culturale “I Vacantusi” di Lamezia Terme. Scritta, diretta e interpretata dall’attore napoletano Carlo Buccirosso , giunto per la prima volta a Lamezia, e da Rosalia Porcaro, Gino Monteleone, Davide Marotta, Tilde De Spirito, Peppe Miale, Fiorella Zullo, Giordano Bassetti, Elvira Zingone, ha divertito per due ore e venti minuti il pubblico proponendo a ritmo incalzante un testo piuttosto lungo e ricco di battute comiche che sarebbero potute essere tagliate o, almeno ridotte soprattutto nella seconda parte.

In tal modo le moderne e delicate tematiche sarebbero state trasmesse in tempi più rapidi ed efficaci senza sacrificarle ad un prolisso trattenimento anche se ben incorniciate in una scenografia curata ed attenta nei particolari sia nella ricostruzione dello studio legale e dell’ambiente domestico. Comunque Carlo Buccirosso, anima della commedia “Una Famiglia…quasi perfetta” , insieme agli altri interpreti, è riuscito a trascinare il pubblico e a strappargli sentiti applausi mettendo insieme diversi elementi e creando un’armonia di metafore e riferimenti costanti alla realtà.

Buccirosso è riuscito così nell’ intento di risvegliare la sensibilità delle coscienze inducendole a riflettere sul tema dell’adozione , della legalità, della confusione legislativa italiana, di uno Stato insensibile, della famiglia, della disabilità e finanche sulla crisi vera o presunta del teatro. E l’ha fatto sempre in modo molto elegante e con una certa leggerezza anche di fronte a situazioni alquanto drammatiche come quando, nella vesti di Troianello, padre naturale del figlio adottato da una famiglia, pretende di riprenderselo ignorando le problematiche fisiche del giovane ventinovenne, affetto da una sindrome che ne ha impedito la crescita. In questa pièce hanno avuto modo di dimostrare la loro incredibile bravura tutti gli attori tra cui il grandissimo Davide Marotta, il superlativo Gino Monteleone, la brava Rosalia Porcaro, perfetta nel suo ruolo di mamma protettiva che non teme la violenza del prepotente padre Troianello.

Lina Latelli Nucifero

 


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