L'Imu della discordia. Pd: no a ricatti. Pdl: basta aut aut
Politica Lazio

L'Imu della discordia. Pd: no a ricatti. Pdl: basta aut aut

sabato 10 agosto, 2013

ROMA, 10 AGOSTO 2013 - Si fa sempre più incandescente sotto il profilo politico l’annosa questione dell’Imu. Secondo il viceministro dell'Economia Stefano Fassina: «Per il Pd i ricatti sono inaccettabili, hanno provato all'indomani della sentenza Mediaset chiedendo la grazia per Berlusconi e il Pd ha detto no e ora diremo no a questo ricatto dell'IMU. Il Pdl si prenda la responsabilità di far cadere il governo Letta». In pratica, è un susseguirsi botta e risposta tra esponenti del Pd e del Pdl.

Così, Silvio Berlusconi - in un clima che sembra di pre-campagna elettorale (nonostante la sentenza della Cassazione), alla volta della sua «battaglia di libertà» - ribadisce: «La nostra battaglia sull'Imu è una battaglia di libertà. Per questo non verremo mai meno al nostro impegno sull'Imu. E' un impegno di fondo dell'accordo di governo con il presidente Letta, ma è anche e soprattutto lo stimolo fondamentale per far ripartire la nostra economia. Insomma, già nel 2008 il nostro governo cancellò l'Ici e l'impegno che abbiamo preso nell'ultima campagna elettorale, quello stesso impegno che è alla base dell'accordo che ha portato alla formazione del governo di larghe intese. Il Cavaliere prosegue aggiungendo: «Non verremo mai meno al nostro impegno sull'Imu, abolire l'Imu sulla prima casa. Anche perché si tratta dell'impegno di fondo per il quale il Pdl ha accettato di stare nel governo». [MORE]

A ciò replica il segretario del Pd, Guglielmo Epifani: «Berlusconi sbaglia. Nel suo discorso programmatico, il premier Letta ha detto: superare l'attuale tassazione della prima casa e dare tempo a governo e Parlamento di elaborare una riforma che dia ossigeno alle famiglie, soprattutto a quelle meno abbienti. Quindi nessun accordo per la cancellazione, ma piuttosto una soluzione equa». E, a tal riguardo è intervenuto anche il premier Enrico Letta, che ha chiesto di «Derubricherei queste polemiche a questioni di merito importanti che troveranno un loro punto di sintesi alla fine di questo mese di agosto, quando dobbiamo per forza presentare le soluzioni rispetto ai problemi in scadenza tra cui anche quello sulla tassazione della prima casa».

Per il capogruppo Pdl a Montecitorio, Renato Brunetta: «Sull'Imu ho grande fiducia in Letta, tuttavia finora dal Tesoro non è arrivata "alcuna proposta seria e organica di riforma, ma solo chiacchiere e ipotesi. Il Pdl non accetterà testi prendere o lasciare».

E dal Pdl, si unisce al coro anche Stefania Prestigiacomo: «Il ritornello sarebbe bello abolire l'Imu ma non siamo nelle condizioni, non fa più presa. Come ha ricordato Silvio Berlusconi ieri, tra gli atti fondativi del governo c'era l'abolizione dell'Imu. È un impegno preciso, preso in modo cosciente e responsabile dalle forze di partito che si sono coalizzate con il Pdl dando vita al 'Letta-Alfano'. È il punto di partenza, la pietra miliare da cui sono partiti tutti gli accordi conseguenti alla nascita dell'esecutivo». La Prestigiacomo conclude affermando: «Non mantenere fede a questo impegno significa nascondersi dietro un dito e venir meno alle responsabilità che il Pd si è assunto quando è salito al Quirinale per il giuramento. Se il partito di Epifani vuole trasformare questa certezza, garantita da Berlusconi in prima persona, in un dibattito al calor bianco e ne vuole fare oggetto della querelle estiva 'Imu sì, Imu no', non siamo disposti ad alimentare i toni della polemica. Stavolta gli italiani non perdoneranno il teatrino della politica d'agosto messo su da Epifani & Co. perché sanno che saranno loro a pagare il conto a suon di euro».

Infine, entra nel merito anche Mario Monti, che sul sito di Scelta Civica scrive: «Un'interruzione dell'opera del Governo Letta recherebbe danni particolarmente gravi alla situazione economica e sociale del Paese, oltre che seri rischi per l'Eurozona. Se poi una crisi di governo dovesse portare ad elezioni anticipate, il cumulo di macerie seppellirebbe in ugual misura vincitori, sconfitti e tutti i cittadini, compresi quelli ai quali si vorrebbe fra credere che si è arrivati alla rottura per tener fede alla promessa di liberarli dall'Imu».

(fonte: Ansa, fotogramma: affaritaliani.it)

Rosy Merola


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