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ROMA, 20 NOVEMBRE 2012 - L’Associazione nazionale dei Comuni, l'Anci, ribadisce il suo sostegno ai sindaci che intendono ricorrere al Tar sui valori Imu e Ici pubblicati dal Ministero dell’economia. Secondo l’Anci il percorso seguito dal Mef comporta ”un assetto finanziario insostenibile e presumibilmente derivante da problemi nelle quantificazioni delle diverse componenti”. L’Associazione nazionale dei comuni prende in esame in particolare alcune voci importanti quali: i cambiamenti nel calcolo dell’Ici 2010 dei singoli comuni, senza che sia avvenuta alcuna innovazione nei documenti contabili di base; l’inclusione nel valore dell’Imu comunale degli immobili di proprietà comunale non utilizzati per fini istituzionali e relativa riduzione delle risorse; l’attribuzione di quote di gettito potenziale in eccesso realizzabili, secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in occasione del saldo di dicembre e non derivabili dai pagamenti in acconto.[MORE]
L’Anci, inoltre, rende noto che: ”coordinerà le azioni sul territorio e agirà ad adiuvandum nei ricorsi presentati dai Comuni o dalle Anci regionali”. In questo modo i Comuni che intendono agire autonomamente in giudizio attraverso tutele legali, come avvocatura del Comune o propri legali, l’Associazione darà a disposizione la bozza di ricorso, gli elementi tecnici sia giuridici che quantitativi per supportare le richieste che gli Enti intendono sottoporre all’autorità giudiziaria, e coordinerà le azioni di tutela. Per i Comuni che non dispongono di autonoma tutela legale le Anci regionali cureranno l’adesione al ricorso sul proprio territorio.