Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CATANZARO 16 GIUGNO 2013 - Capellupo “ho chiesto al Sindaco conto, senza ricevere risposta, sulla programmazione dell’Ente nel settore e sulle azioni intraprese contro l’abusivismo”
Il Comune di Catanzaro non riesce ad essere proprio trasparente ed il caso della cartellonistica pubblicitaria ne è un esempio evidente, è dal 2012 che presento interrogazioni scritte al Sindaco senza avere avuto mai alcuna risposta. E lo stesso vale per ulteriori interrogazioni sul tema protocollate nel 2013 il 13 marzo la numero 22184 e il 16 maggio la 40332.
Le domande sono chiare e semplici per una questione che può essere strategica perché programmando la gestione degli impianti e reprimendo fenomeni di abusivismo, il Comune può fare cassa assicurando riduzione delle tasse ai cittadini e servizi essenziali come le mense.
Proprio per questo ho chiesto di sapere quanto il Comune di Catanzaro ha incassato annualmente nel 2010-2011-2012 dalla cartellonistica pubblicitaria privata fissa e mobile (vele, cartelloni, 6x3), sia a titolo di imposta comunale sulla pubblicità sia a titolo di canone per occupazione suolo pubblico e contestualmente quante sono le autorizzazioni rilasciate per l’installazione della cartellonistica pubblicitaria privata fissa presente sull’intero territorio cittadino.
Girando per le strade vediamo tantissimi impianti privati: vele, 6x3, cartelloni di diversa forma e dimensione ed è sensato chiedersi se il Comune incassa e quanto da queste attività commerciali su suolo pubblico.
Ma non solo, tutti i Comuni programmano e fanno previsioni di incasso soprattutto in settori dinamici come quelli dell’impiantistica pubblicitaria, intervenendo perentoriamente contro ogni forma di abusivismo e non regolarità nei pagamenti. Proprio per tali ragioni ho chiesto nelle mie interrogazioni di sapere anche quanto il Comune di Catanzaro prevede di incassare per il 2013 e il 2014 a titolo di imposta comunale sulla pubblicità, da tutta la cartellonistica privata fissa e mobile (piccolo e grande formato) presente sull’intero territorio cittadino e quanto prevede di incassare per lo stesso periodo a titolo di canone (fitto occupazione suolo pubblico) per tutta la cartellonistica privata, ubicata su suolo pubblico comunale.
Non mi pare proprio che si tratti di domande trascendentali e penso che le difficoltà, incomprensibili, nel rispondere non dipendano dagli uffici comunali ma probabilmente da altra ed ignota ragione. Un vero peccato, un silenzio che nasconde una incapacità amministrativa per un settore che gestito efficientemente può essere redditizio nell’esclusivo interesse pubblico.
Ma purtroppo a questo silenzio ed a questa incapacità il Sindaco Abramo ci sta proprio abituando.[MORE]
Vincenzo Capellupo – Consigliere Comunale PD