Ilva, in atto un sequestro di beni per un valore di 8,1 mld di euro
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
TARANTO, 24 MAGGIO 2013 - Si sta notificando, in queste ore, il sequestro di beni, equivalenti a otto miliardi e cento milioni di euro, all’Ilva Spa e alla Società Rivafire Spa. Il provvedimento di sequestro, firmato dal Gip Patrizia Todisco, è notificato negli stabilimenti e nelle filiali della società in tutta Italia e attualmente le Fiamme Gialle stanno eseguendo a Taranto e Milano, il sequestro di beni mobili e immobili e disponibilita' economiche nei confronti della famiglia Riva.
Ad elaborare la quantificazione dei danni sono stati i custodi giudiziari degli impianti dell’area a caldo del siderurgico tarantino sotto sequestro già dal 26 luglio 2012. Il calcolo che ha portato alla somma di otto miliardi e cento milioni, è stata effettuato sulla base dei mancati investimenti per la sicurezza e l’ambiente, ed è quindi considerata un illecito guadagno.
Il tribunale di Milano, tre giorni fa, aveva richiesto un sequestro preventivo di un miliardo e duecento milioni ai capostipiti della famiglia Riva. Tale operazione risulta essere tra i più imponenti sequestri mai realizzati.
Ieri inoltre l’azienda avrebbe disposto un primo accredito di 20mila euro nei confronti di Stefano Delli Ponti, operaio del Siderurgico che, per due volte in un anno, ha contratto un carcinoma al collo ed il costo delle cure è molto elevato. L’accredito è riferito al corrispettivo delle ore di ferie o di lavoro devolute dai colleghi di lavoro.
Il reato che si contesta dunque, è associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati ambientali plurimi. [MORE]