Il tenore lametino Leonardo Caimi ospite ai festeggiamenti dell'Avis di Lamezia
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LAMEZIA TERME (CZ) 01 NOVEMBRE - L’Avis Comunale di Lamezia Terme ha festeggiato 20 anni di attività presso il Teatro Umberto alla presenza di numerose sue delegazioni provenienti da tutta la provincia e con la partecipazione straordinaria il tenore lametino Leonardo Caimi. L’evento, ricco di interventi, si è incentrato sulla storia dell’Avis fatta di abnegazione, sacrifici e serio impegno per la diffusione della cultura della donazione, un gesto d’amore che può salvare tante vite umane ma anche un gesto che gratifica chi lo compie. L’Avis ha compiuto un cammino faticoso, iniziato nel 1973 ma rimasto inattivo per una serie di vicissitudini fino a quando , il 28 febbraio 1992 , è stata ricostruita sotto la presidenza di Giovanni Pesce che le ha dato un grande impulso coinvolgendo le scuole, le parrocchie, le associazioni, le istituzioni e collaborando fattivamente con l’ Ospedale di Lamezia.
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Nel 1996 l’Avis fu affidata a Pino Caimi, considerato il suo fondatore dal punto di vista operativo, con queste parole « adesso sono fatti tuoi» e d’allora egli ha continuato ad impegnarsi per il conseguimento del bene della comunità e a far sì che Lamezia Terme diventasse la prima città della provincia per numero di donazioni, perfino superiore alla stessa Catanzaro contando più di 1000 donatori sui 40.000 totali dell’intera Calabria. Pino Caimi dal palco, a volte visibilmente commosso, ha raccontato tutta la storia dell’ Avis e i motivi che lo hanno indotto a dedicarsi ad essa non solo verbalmente ma anche attraverso una lunga ballata, scritta da lui stesso, e dei video, curati dal regista Roberto Panzarella , moderatore della manifestazione. Una storia approfondita pure da Luciano Fazzari, attuale presidente, Rocco Chiriaco, presidente di Avis Calabria, Giampaolo Carnovale, presidente provinciale. Puntualizzata da tutti i relatori l’importanza della donazione che – secondo Carnovale – «dovrebbe essere più qualificata ed estesa alla donazione di plasma e piastrine da effettuare in 35 minuti presso l’Ospedale lametino».
A dare una diretta testimonianza di quanto sia importante avere del sangue nelle strutture ospedaliere è stato il chirurgo toracico Paolo Macrì, il quale , nel suo intervento di natura scientifica, ha ribadito l’insostituibile ruolo dell’Avis nella pratica quotidiana della chirurgia mininvasiva. Infatti le nuove tecniche, relative alla chirurgia mininvasiva, fatta di piccoli tagli, richiedono sangue perché i pazienti sono soggetti a perdite ematiche sia durante gli interventi in sala operatoria che in normali accertamenti. « Noi dobbiamo avere la certezza – ha affermato Macrì - di avere sangue nella struttura altrimenti l’intervento salta: e questo diventa un momento disastroso che avrà conseguenze nel decorso post-operatorio del paziente».
Prima della chiusura della serata l’Avis ha premiato Eugenia Gentile, Marco Esposito, Santina Bonaddio, Giovanni Oliveto per il maggior numero di donazioni effettuate, anche durante l’anno saranno premiati altri donatori. Il momento più coinvolgente della manifestazione si è rivelato allorquando il tenore Leonardo Caimi, giunto in tempo al Teatro Umberto di Lamezia da Firenze dove si era esibito nella Tosca di Giacomo Puccini, accompagnato al pianoforte dal maestro Francesco Scaramuzzino, ha cantato famose canzoni napoletane ( O core ‘ngrato, ‘O sole mio), classiche ( Non ti scordar di me) e liriche “ Lucean le stelle” dalla Tosca di Puccini” dando prova delle sue eccellenti doti canore e della sua bravura, riconosciuta nei teatri del mondo. Il pubblico, che certamente lo ascoltava per la prima volta, incantato da un simile talento, si è alzato in piede applaudendolo a lungo. In conclusione il taglio della grande torta, effettuato dal sindaco Paolo Mascaro che, nell’augurare un buon compleanno all’Avis, ha ricordato «l’alto valore umano della donazione capace di promuovere la crescita della comunità».
Lina Latelli Nucifero