Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CARBONIA, 10 MARZO 2013 - Si è tenuto ieri a Carbonia, presso il salone Velio Spano, un incontro-dibattito con i neo eletti parlamentari Francesco Sanna ed Emilio Cani del PD e la senatrice (prima donna sarda ad esserlo) Manuela Serra del Movimento 5 Stelle. L’evento è stato organizzato dal Movimento Appalti Portovesme, che occupò la miniera di Serbariu per 40 giorni, e dal Movimento Partite Iva.
Ha moderato e aperto Manolo Mureddu, Rsu Cisl appalti, che ha ricordato quanto la crisi del polo industriale di Portovesme abbia provocato un effetto-domino su tutta l’economia locale causando la recessione e lo sfaldamento del tessuto sociale.
Numerosi gli interventi da parte di rappresentanti sindacali, istituzionali e della società civile che hanno posto degli interrogativi ai nuovi parlamentari, illustrando la pesante situazione locale. Nel complesso, si è espressa la necessità della ripresa del polo industriale di Portovesme che, unico, può fornire le risorse utili alla conversione economica del territorio verso nuove realtà.
L'ideale è che esistano due "economie parallele" quella industriale, adeguata alle esigenze ambientali, e quelle agropastorali e turistiche che valorizzino le risorse locali.
I tre eletti hanno risposto alle istanze avanzate. Francesco Sanna si è assunto l’impegno «di partecipare alla realizzazione delle vostre richieste” ma ha voluto precisare che «perché si possa fare qualcosa è essenziale che esista un governo».
Quanto alle soluzioni, ritiene salutare «guardare al mondo imprenditoriale aiutando chi abbia le carte in regola» incentivando «un sistema di controllo contro i falsi imprenditori».
Inoltre è necessario che ci sia uno sforzo, a livello internazionale, perché si svecchino i sistemi di smaltimento «sperimentando nel Sulcis le più aggiornate tecniche di smaltimento degli inquinanti».
Ha poi riassunto in tre punti il programma da attuare, con «il monitoraggio della cessione dello stabilimento Alcoa; la minimizzazione dell’impatto ambientale; una nuova struttura energetica».
Passando all’imprenditoria, ha ricordato che si è cercato di agevolarla «con l’istituzione della zona urbana di esenzione fiscale, come da Legge 221/2012, articolo 37, comma 4 e riguarda tutte le partite Iva dei 23 comuni del Sulcis».
Emanuele Cani concorda sulla «necessità dell’industria» e sulla ridefinizione della stessa «per avere efficienza e sostenibilità» senza dimenticare che una politica industriale è mancata in tutta Italia. Sulle bonifiche, tornando al tema degli sperperi, ha sottolineato che i fondi giunti al Sulcis sono stati residuali rispetto allo stanziamento originario. Sul punto occorrerebbe «aprire una vertenza forte. La Regione ha dormito, il commissario unico è Ugo Cappellacci» l’attuale governatore dell’isola. Le bonifiche, infine «vanno fatte seguendo l’indirizzo della produttività futura del luogo interessato».
Sul reddito di cittadinanza, pensa che occorra «una riforma del sistema degli ammortizzatori sociali»» essenziale in un territorio come il nostro, nel quale «la metà delle 90000 persone abili al lavoro non ha occupazione». Una riforma che sarà una sorta di reddito di cittadinanza e che «avrebbe effetti importanti sul piano sociale».
L’ultimo intervento è spettato a Manuela Serra che ha ribadito come il «Movimento 5 Stelle non nasce come un partito ma come un mettersi a disposizione della cittadinanza». Occorre poi che «solleviamo la testa e ci diamo dignità, ciascuno per quello che può». Su un piano più pratico, si possono creare «comitati di cittadini. Lavoriamo insieme» cambiando prospettiva e accettando che «noi siamo i realizzatori del nostro mondo, quindi diamo voce a noi stessi».[MORE]
(in foto, da sinistra: Manuela Serra, Emanuele Cani e Francesco Sanna).
Marco Secci