Il racconto di una scelta coraggiosa al centro del libro “Respirare”
Cultura e Spettacolo Calabria Catanzaro

Il racconto di una scelta coraggiosa al centro del libro “Respirare”

lunedì 6 maggio, 2019

LAMEZIA TERME (CZ) 6 MAGGIO - Il racconto di una scelta coraggiosa, dettata dalla volontà di vivere una vita normale e autonoma   domina il libro “Respirare- La tracheotomia: scelta e sfida per una vita indipendente” scritto da Antonio Saffioti e Salvatore D’Elia  e  presentato presso il Salone “Giovanni Paolo II” del seminario vescovile di Lamezia Terme. Si tratta di una dolorosa esperienza di vita narrata in prima persona  dallo stesso autore Antonio Saffioti al quale,  all’età di circa due anni, fu diagnosticata la distrofia muscolare di Duchenne  che , tuttavia, non gli ha mai impedito di vivere intensamente   la sua vita sostenuto soprattutto dall’amore e dalla dedizione dei suoi genitori. Al centro del libro la grande scelta compiuta da Antonio all’inizio dell’estate del 2018 di sottoporsi alla tracheotomia dopo che da oltre 15 anni, per poter respirare,  si è aggrappato  alla ventilazione meccanisca assistita  ed è stato costretto  a portare la mascherina diventata la sua inseparabile compagna. Sopraggiunti a gennaio del 2018 gravi problemi respiratori , Antonio   dovette operare la scelta della tracheotomia.

« Qualcuno – scrive Antonio – potrebbe chiedersi: ma come hai scelto? Non è un passaggio obbligato, inevitabile di vita o di morte? E invece è così: ho proprio scelto!». Antonio Saffioti parla  al lettore della sua esperienza con franchezza e spontaneità lanciando un messaggio a chi vive nell’indifferenza i problemi degli altri.  E come egli è tornato a respirare e a nutrirsi normalmente , dopo tante sofferenze, cosi «il mondo, l’Italia e Lamezia Terme – scrive – devono tornare a respirare nuova aria, come ho scelto di fare io. Senza nascondersi dietro nemici invisibili, false paure, malasorte, fisime mentali  disinteresse verso tutto e tutti».  Il commissario Francesco Alecci , ritenendosi fortunato di aver letto il libro e orgoglioso di essere stato definito da Antonio Saffioti un servitore dello Stato,   ha affermato di aver riscontrato in  Antonio   la capacità di «stare vicino al lettore facendolo sentire protagonista delle sue esperienze» », di aver ravvisato in lui un punto di riferimento  per quanti si possano trovare nella sua situazione  e una testimonianza di forza capace di  superare qualsiasi ostacolo. “ Respirare”  è anche la storia di chi, come Rocco Mangiardi, riesce a trasformare il dolore in impegno.

 «È  , quindi, esempio di libertà e di amore per la giustizia»  e un input  a « trasformare – secondo Mangiardi - le parole in gesti  perché senza il gesto le parole sono inutili come sosteneva  don Puglisi» . Per  il coautore Salvatore D’Elia «scrivere della vita di Antonio e della sua famiglia conferisce immortalità agli eroi del quotidiano di oggi, a quelli che non si voltano dall’altra parte, in un tempo segnato dall’indifferenza e dalla sclerocardia. Il vero eroismo lo leggiamo e lo cogliamo nel quotidiano della vita, quando si è capaci di fare della propria vita un dono per gli altri. Quando si è capaci di respirare e di far respirare gli altri». Encomiabile il gesto degli autori di devolvere  il ricavato del libro al centro NeMo Sud di Messina dove  Antonio Saffioti si è sottoposto al rischioso intervento  ricevendo  le cure necessarie per poter superare le successive  fasi postoperatorie, seguito amorevolmente dai medici e dalla neuropsicologa  Stefania La Foresta presente all’incontro. Nel corso della serata Dario Natale e Domenico D’Agostino del Tip Teatro e Collettivo Manifest, hanno letto  alcune delle pagine più toccanti dell’opera  suscitando forti emozioni nella numerosa platea.

Foto: Mangiardi- La Foresta – Saffioti – D’Elia

Lina Latelli Nucifero


Autore
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