Il presidente Enzo Bruno: dopo dieci anni il liceo europeo è realta'
Politica Calabria

Il presidente Enzo Bruno: dopo dieci anni il liceo europeo è realta'

giovedì 30 novembre, 2017

Approvato all’unanimità il Piano di dimensionamento scolastico 2017/2018 della provincia di Catanzaro. Il presidente Enzo Bruno: dopo dieci anni il liceo europeo è realtà

CATANZARO, 30 NOVEMBRE -  Approvato all’unanimità il Piano di dimensionamento scolastico 2017/2018 della provincia di Catanzaro. Nella seduta di questa mattina, il Consiglio provinciale, convocato dal presidente della Provincia Enzo Bruno, ha dato il via libera in maniera ampiamente condivisa ad un provvedimento strategico che tiene conto prima di tutto alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie, e centra un obiettivo ricercato da dieci anni: l’istituzione del liceo classico europeo.[MORE]

“Un Piano – ha detto il presidente Bruno introducendo la discussione del terzo punto all’ordine del giorno - elaborato con una ampia partecipazione, guardando più che ai numeri che disegnano autonomie, reggenze e accorpamenti all’efficacia del sistema e alla formazione dei giovani, la classe dirigente del futuro. Il mio ringraziamento va prima di tutto alla dirigente del settore competente, la dottoressa Rosetta Alberto, e a tutto il suo staff, e alla consigliera provinciale Aquila Villella”.

Il Piano di dimensionamento scolastico della Provincia di Catanzaro, infatti, è stato redatto tenendo conto degli obiettivi strategici dettati dall’Amministrazione guidata dal presidente Bruno che ha voluto adottare un metodo innovativo basato su una interlocuzione attiva e ad ampio raggio con i dirigenti scolastici, i sindaci e i territori.
“In passato troppo spesso il Piano veniva istruito inseguito al interlocuzioni singole – spiega ancora il presidente Bruno – quello che variamo oggi nasce in seguito ad un confronto continuo, a partire dalla prima grande assemblea che abbiamo tenuto proprio qui alla presenza dei dirigenti scolastici e dei sindaci. Un ringraziamento particolare, oltre alla dirigente, al suo staff e alla professoressa Villella va proprio ai consiglieri che non si sono posti come ‘esattori delle richieste dei territori’ ma come interlocutori che hanno contribuito ad armonizzare il sistema”.
Il Piano si poggia sui seguenti punti: condivisione e partenariato con le autonomie locali e funzionali, con l'Ufficio Scolastico Regionale e con la sua articolazione territoriale, con gli organismi di rappresentanza delle realtà economiche e sociali; adeguata distribuzione sul territorio tenendo conto dei trend demografici, degli effettivi bacini di utenza, dei punti di accesso ai servizi, delle realtà territoriali confinanti; completezza e complementarietà dei percorsi, garantendo un’articolazione adeguata ed evitando sovrapposizioni e duplicazioni con medesime tipologie di offerta già presenti presso altre istituzioni dello stesso ambito; eliminazione delle offerte “silenti” che nell’arco dell’ultimo triennio non abbiano raccolto adesioni sufficienti all’attivazione dei relativi percorsi; disponibilità di spazi e strumenti per attività didattiche e laboratori per l’avvio e il completamento dei corsi.

IL DIBATTITO - Il Dimensionamento scolastico arriva in aula con il voto unanime della commissione al ramo, guidata dal consigliere Rosario Lostumbo che ha parlato di “una rivoluzione organizzativa del sistema scolastico, soprattutto nella città di Catanzaro”. Lostumbo ha rimarcato che, per quanto riguarda la città di Catanzaro, il ridimensionamento mancava dal 2011, anno in cui il Comune era retto dal commissario. Lostumbo, in particolare, ha posto l’accento sulla situazione dell’Istituto Agrario “Vittorio Emanuele” che grazie alla creazione del Polo didattico della scuola carceraria e a servizio della Casa circondariale di Siano e dell’Istituto penale minorile, riacquisterà l’autonomia.

“Si tratta di un lavoro centellinato – ha detto ancora Lostumbo – basato su confronto e proposte valutate assieme. Questo non significa che sia il nostro Ente che il Comune non possano fare di più”. Ad evidenziare l’importanza di “una collaborazione tra istituzioni e cittadini”, e quindi “della necessità di rafforzare il rapporto tra le due parti attraverso la buona politica”, ha parlato il consigliere provinciale e sindaco di Sellia, Davide Zicchinella che del Piano di dimensionamento redatto dalla Provincia ha messo in risalto la scelta di “salvare” scuole che servono le aree interne, come nel caso del Comune di Simeri Crichi. Un buon lavoro, insomma che dimostra come “più gli enti di prossimità vengono potenziati più la politica viene vista in maniera positiva, più si indeboliscono più monta l’antipolitica perché non si possono dare risposte e i problemi degenerano”.
Il consigliere provinciale del Cdu, Giacomo Muraca, nel rivendicare come propria la proposta dell’istituzione del liceo classico europeo a Catanzaro, ha anticipato il proprio voto favorevole alla delibera.

A soffermarsi sulla “parte catanzarese” del Dimensionamento scolastico, ripercorrendo le tappe più importanti della vicenda, con particolare attenzione alla costituzione del Polo didattico del Convitto Galluppi, mediante l’annessione al Convitto nazionale Galluppi delle scuole dell’infanzia “Fontana vecchia”, “Carbone” e Piano Casa e l’istituzione del liceo classico europeo, il consigliere provinciale e presidente del consiglio comunale di Catanzaro, Marco Polimeni. Un dimensionamento, insomma che “guarda alle esigenze di tutta la provincia attraverso la riuscita pratica della negoziazione – ha chiuso il vice presidente Marziale Battaglia –. C’è stata una grande maturità dei territori nel comprendere che quello che le scelte maturate erano la fare era la cosa migliore. Possiamo definire questo piano con una aggettivo: credibile perché è stato lavorato con sacrifici, con un forum aperto e oggi si concretizzano nel rispetto delle leggi”. Un metodo di lavoro è “corretto per fare la buona politica”, dice Battaglia immediatamente ripreso dal consigliere e sindaco di Falerna, Giovanni Costanzo che parlando del metodo utilizzato “partire dal bene supremo che sono i figli”, riconosce al presidente Bruno la lungimiranza di una scelta di confronto che “porta benefici prima di tutto all’istituzione scolastica e alla formazione dei giovani”. A chiudere il giro degli interventi, prima dell’articolata ed esaustiva relazione della dirigente Rosetta Alberto che si è spesa con grande passione per la riuscita della mediazione tra istanze ed esigenze emerse, il neo consigliere Riccardo Bruno.

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