Il presidente del Cal Calabria Sergio Abramo contrario alla riduzione del numero delle prefetture
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CATANZARO, 08 MAGGIO 2014 - E’ di netta contrarietà la reazione del presidente del Cal Calabria, Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro, agli annunciati provvedimenti, da parte del Governo centrale, relativi al ridimensionamento del numero delle Prefetture e all’abolizione della figura dei segretari comunali.
“Notevoli – ha scritto Abramo in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia, al presidente della Conferenza Stato-Regione Vasco Errani e al presidente dell’Anci Piero Fassino – sono le nostre perplessità dinanzi a una simile proposta. Le funzioni progressivamente crescenti assegnate alle Prefetture non camminano certamente di pari passo con la volontà espressa dal Governo che le vedrebbe ridursi, qualora fosse resa concreta, a meno della metà rispetto a quelle oggi esistenti.
Non è privando il Paese di figure come i Prefetti, che svolgono ruoli di una importanza strategica nei diversi territori in cui operano e che nel proprio lavoro si attengono a principi quali la giustizia e la libertà, che si realizza quel processo, seppur necessario, di semplificazione della nostra organizzazione democratica e amministrativa.
[MORE]
La drastica riduzione di cui si parla non può, secondo il Cal Calabria, mantenere invariati i servizi ai cittadini e non si possono fare passi indietro quando di mezzo ci sono temi importanti come la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, del soccorso pubblico e della garanzia dei livelli essenziali, delle prestazioni che riguardano i diritti civili e sociali. Portare a non più di quaranta le Prefetture, mantenendole solo nei Capoluoghi di Regione e nelle zone strategiche contro la criminalità, vuol dire, fra le altre cose, limitare e moderare la presenza dello Stato sul territorio. E’ grave e, a mio avviso, inattuabile una tale misura perché le realtà territoriali che ne farebbero le spese risulterebbero, senza se e senza ma, impoverite e più deboli. Vale la pena di segnalare che in Calabria, regione fortemente esposta al rischio criminale, non è ipotizzabile la soppressione di nessuna delle cinque Prefetture”.
“Non è nemmeno da sottovalutare – ha sottolineato nella missiva il presidente Abramo - il negativo impatto che la riduzione degli Uffici territoriali del Governo avrebbe sull’organizzazione burocratica dei Comuni a causa della paventata abolizione della figura strategica ed essenziale del Segretario Comunale, che, in quanto primo collaboratore dell’Amministrazione eletta, assicura il coordinamento e il buon andamento delle attività ed il conseguimento del programma di governo. L’abolizione del segretario comunale priverebbe i Comuni di una dirigenza apicale in possesso delle specifiche competenze professionali richieste dal ruolo di vertice dell’ente”.
(notizia segnalta da Ufficio stampa Comune di Catanzaro)