Rehn (Ue), cambio di Governo, ma stesso monito all'Italia: «Pensi a ridurre il debito»
Economia Lombardia

Rehn (Ue), cambio di Governo, ma stesso monito all'Italia: «Pensi a ridurre il debito»

martedì 18 febbraio, 2014

MILANO, 18 FEBBRAIO 2014 – Dopo l’incarico che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha conferito a Matteo Renzi, affidandogli la guida del nuovo esecutivo, puntuali arrivano le raccomandazioni dall’Ue. «Il nuovo governo in Italia deve ridurre il debito molto alto e, ancora più importante, sbloccare il formidabile potenziale di crescita e di dinamismo e innovazione delle imprese», questo è il monito – ormai noto – che il commissario agli Affari economici Olli Rehn rivolge a Matteo Renzi, che - a sua volta - ha lanciato il suo tris di proposte: voto, lavoro e fisco.

Prosegue Rehn: «Sappiamo che il debito italiano è molto alto e fare altro debito non migliora la competitività economica dell'Italia», che ci tiene a puntualizzare: «sta molto all'Italia stabilizzare il livello del debito e ridurlo e sbloccare il potenziale delle imprese è una sfida vera per tutti i governi italiani. L'Italia è un Paese profondamente europeista e confido che continuerà a rispettare i Trattati che comprendono anche quello di stabilità e crescita».[MORE]

Il commissario agli Affari economici ha poi concluso: «Sono fiducioso che le istituzioni democratiche italiane faciliteranno la formazione di un nuovo governo e sono fiducioso che il nuovo governo affronterà il problema del debito elevato e della competitività. Il governo continuerà a perseguire le riforme economiche e che manterrà un consolidamento».

Intanto, dopo un incontro a Bruxelles al termine dell'Eurogruppo che si è svolto ieri, il portavoce del commissario europeo agli Affari economici Rehn, e quello del ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, hanno precisato: «Non esiste "alcuna scadenza specifica per l'Italia per inviare alla commissione Ue i dati sulla spending review. In vista delle previsioni economiche d'inverno i servizi della commissione hanno una scadenza tecnica a metà febbraio, oltre la quale non possono più prendere in considerazione dati provenienti dai paesi membri».

Inoltre, i portavoce hanno evidenziato che: «Peraltro sono infondate le ricostruzioni giornalistiche secondo le quali ci fosse un accordo tra l'Italia e la Commissione per la trasmissione di informazioni sul programma di revisione della spesa entro tale scadenza. Saccomanni ha illustrato al vicepresidente Rehn lo stato di attuazione delle misure annunciate a Bruxelles il 22 novembre 2013 e approvate dall'Eurogruppo come insieme di provvedimenti paralleli alla legge di stabilità utili a garantire il rispetto dei criteri del deficit e del debito».

Proseguono i portavoce: «Mentre le prime tre misure sono già state oggetto di norme attuative assunte dal governo Letta, il programma per la revisione della spesa procede secondo la tabella di marcia illustrata dal commissario governativo fin dal suo insediamento e sarà quindi presentata al nuovo governo appena questo sarà insediato. I dati preliminari del programma, già oggetto di ampio confronto in sede tecnica nell'ambito del governo, sono stati illustrati dal ministro Saccomanni a Rehn e prevedono risparmi strutturali nell'ordine di 2 punti percentuali di Pil entro il 2016».

Infine, hanno concluso: «La commissione Ue come di consuetudine, continuerà a monitorare il rispetto delle regole del patto di stabilità e crescita da parte dell'Italia, in particolare nel contesto del semestre europeo. Il commissario agli Affari economici ha anche "ribadito il sostegno della commissione per gli sforzi del governo italiano per pagare i debiti commerciali della pubblica amministrazione, iniziativa importante per fornire liquidità alle piccole e medie imprese e per facilitare loro gli investimenti e le assunzioni».

Rosy Merola
 


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