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Il nuovo disco Frontal feat. David Binney e Chris Speed di Simone Graziano

Redazione
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Il nuovo disco Frontal feat. David Binney e Chris Speed di Simone Graziano
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FIRENZE, 18 MAGGIO 2013 - Un suono circolare e concentrico, un modo di pensare la musica caratterizzato solo da immagini e suggestioni, caos e silenzio.

“Frontal”, il nuovo disco del pianista fiorentino Simone Graziano pubblicato da Auand Records e realizzato insieme a Chris Speed, David Binney, Gabriele Evangelista e Stefano Tamborrino, è un concept album che nasce dall’improvvisazione, si cristallizza nella scrittura e si semplifica nella canzone, suggerendo una forma che è data dall’insieme di tre cerchi concentrici. Con il cerchio esterno, il più grande, a rappresentare l’improvvisazione; il cerchio intermedio, la composizione; e quello più piccolo le song. Nessuno di questi elementi viene mai disatteso, perché nella composizione, anche laddove la scrittura appare molto compressa, la musica continua a mantenere una singolare cantabilità e l’improvvisazione è sempre presente.

Il primo cerchio dell’album passa attraverso tre momenti improvvisativi: Frontal, la title track che apre il disco, No Words At All, brano centrale e Carolina, l’unica in piano solo, che chiude il disco. Il momento compositivo si sublima nei quattro brani articolati su forme inusuali e complesse Tre Spirali, As a First Point, Away From Here, Takehiko, tutti caratterizzati da una densa scrittura. Ci sono infine brani come Rock Song #1, Rock Song #2, Nocturnal Fly, e Lucyne, dove predomina la semplicità formale e melodica.

Sono molti, in “Frontal”, i riferimenti alla formazione e alla personalità del leader. C’è il desiderio di dare suono a una forma geometrica, come nel caso della song minimale Lucyne, che sfuma nel brano Tre Spirali, prendendo un andamento vorticoso e complesso proprio come le spire; o come in Takehiko, dedicato all’incontro presso il Bauhaus Archiv di Berlino con un’affascinante scultura dell’artista Takehiko Mizutan: una lastra di bronzo fusa che dà vita a tre coni concentrici poggianti su un asse obliquo. C’è la passione per la musica rock, quella con cui il pianista fiorentino è cresciuto, espressa nelle due Rock Song. Ci sono le improvvisazioni collettive come in No Words At All dove la suggestione è un suono senza alcuna evoluzione, statico, asettico e distante. Ci sono i grooves di As a First Point; le sovrapposizioni armoniche inusuali di Away From Here; la rappresentazione in musica del sogno di volare di Nocturnal Fly; l’inno al mistero della vita di Carolina. [MORE]


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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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