Il Natale solidale, come festeggiano le associazioni di volontariato
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ROMA, 27 DICEMBRE 2011 – A Natale è davvero possibile essere più buoni ed aiutare il prossimo, non pensare solo a dolci, regali e luci colorate. C’è chi a Natale ha solo bisogno di un po’ di compagnia e di aiuto: sono senzatetto, poveri, rom, detenuti. Tante le iniziative organizzate in questi giorni di festa per non lasciarli soli.[MORE]
A Bologna hanno festeggiato con “Un Natale per chi è solo”, il pranzo organizzato per anziani, senzatetto e bambini. I volontari e i ragazzi del centro di accoglienza il Fratello hanno accolto le persone meno fortunate al centro commerciale Via Larga. In questi giorni sarà inoltre possibile aiutare l’associazione Piazza Grande, che si occupa dei senza fissa dimora, comprando il loro giornale che, per festeggiare i suoi 18 anni, sarà distribuito non solo in strada ma anche in bar e librerie di Bologna. L’associazione dovrebbe organizzare anche una cena solidale per la notte di San Silvestro.
A Roma il pranzo di Natale è stato organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio: in tutta la città 10.000 persone, senza fissa dimora, anziani, immigrati,rom e volontari. Il Primo Pranzo è avvenuto a Trastevere, dove nel 1982 poche decine di anziani e poveri del quartiere hanno organizzato il banchetto solidale. Oggi sono circa 42 i pranzi organizzati in città. Si è data da fare anche la Caritas Roma con 'Natale solidale in libreria', che ha visto i volontari impegnati nelle librerie 'Borribooks' alla stazione Termini e alla 'Mel bookstore' di via Nazionale incartare i regali acquistati dai clienti e presentare la campagna'Violenza? Proviamo senza!', cui verranno integralmente devolute le offerte raccolte. Anche a Roma cenone per l’ultimo dell’anno previsto per le 20 e 30 alla Mensa di via Marsala.
A Milano si è festeggiato in Stazione Centrale. City Angels e Sos Exodus hanno organizzano un pomeriggio e una serata in cui si prega, gioca, canta e mangia. Prima la Messa e poi la festa per coinvolge i senza tetto della Stazione e i volontari.
Marika Di Cristina