Il Ministero dell'Università ritira il bando per 15 esperti che dovevano lavorare gratis
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Dopo la notizia del bando per 15 esperti specializzati aperto dal ministero dell’Università, da inserire in organico per 18 mesi a tempo pieno ma a titolo gratuito, arriva la marcia indietro dal dicastero guidato da Anna Maria Bernini: il bando è stato
Il ministero dell'Università e della Ricerca sta cercando "15 esperti ad elevata specializzazione", ma i vincitori del bando non saranno pagati. Sul portale del dicastero è stata annunciata la selezione di diversi esperti da inserire nel Nucleo di coordinamento delle attività di analisi, studio e ricerca, ma l'incarico sarà a titolo gratuito. E lo si legge chiaramente: "Gli incarichi oggetto della presente Procedura sono a titolo gratuito, prevedono un impegno a tempo pieno e avranno una durata pari a 18 mesi, prorogabili su richiesta del Ministero".
Insomma, l'impegno richiesto è considerevole, tempo pieno per 18 mesi, così come il bagaglio di conoscenze ed esperienze formative. Chi non ha un dottorato, ad esempio, deve anche presentare una dichiarazione sostitutiva sugli esami sostenuti durante il periodo accademico con i voti riportati. Ha più possibilità di essere selezionato chi ha ulteriori titoli di studio post-universitari, chi ha già esperienza lavorativa in progetti di ricerca, chi ha prodotto pubblicazioni scientifiche valutate positivamente.
Tutte queste richieste, ma zero retribuzione. "Il Ministero provvederà a stipulare con i suddetti esperti contratti di lavoro autonomo a tempo determinato e a titolo gratuito, senza alcun vincolo di subordinazione", si legge ancora nel bando.
"Mentre il Senato si appresta a votare la norma sull'equo compenso, il ministero dell'Università e della Ricerca indice un bando per “l'individuazione di 15 esperti ad elevata specializzazione” a titolo gratuito, e tanti saluti a tutte le belle parole sull'equo compenso. Una vergogna", ha commentato a presidente del Colap (Coordinamento libere Associazioni professionali) Emiliana Alessandrucci.
Le sue parole sono riportate dal Sole 24 Ore: "Non è la prima volta che la Pubblica amministrazione sfrutta il lavoro qualificato, e temo che non sarà l'ultima. In questo caso è anche paradossale parlare di un compenso equo, il compenso è proprio assente. A dare il buon esempio dovrebbe essere proprio la Pubblica amministrazione, e questo bando dimostra che così non è".
In serata poi arriva la notizia tramite una nota: l'avviso pubblico è stato ritirato. La ministra Anna Maria Bernini avrebbe saputo dalla stampa della ricerca di personale a titolo gratuito, andando su tutte le furie, chiedendo immediate spiegazioni ai funzionari responsabili. "Il Ministero dell’Università e della Ricerca comunica che l’Avviso pubblico “per la selezione, ai sensi dell’articolo 7, comma 6, del D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, di numero 15 esperti da inserire nel Nucleo di Coordinamento delle attività di analisi, di studio e di ricerca (N.C.A.R.) del MUR” è stato ritirato a causa di un errore tecnico nella sua stesura. – si legge nella nota – Il contenuto e i termini dell’avviso pubblico non rispecchiano la volontà e il modo di procedere del Ministero, che considera il lavoro comunque configurato un valore cui deve corrispondere sempre un’adeguata retribuzione". Continua su Fanpage