Il Giudice "Skipper" condannato
Cronaca Veneto

Il Giudice "Skipper" condannato

giovedì 22 settembre, 2011

La Corte dei Conti condanna il giudice che durante la malattia se ne andava in regata.
La nuova sentenza stabilisce che l'ex magistrato dovrà risarcire 6.714 euro[MORE]
 

VICENZA, 22 Settembre 2011 – Il soprannome che le avevano affibbiato era “giudice-skipper”. La motivazione di questo nomignolo è semplice. Era stata sorpresa a partecipare ad una regata durante il periodo di malattia. Quest’ accusa è sempre stata respinta dal magistrato Cecilia Carreri, 55 anni, che dal 1992 al 2005 è stata Gip al palazzo di giustizia di Vicenza. Ora si ritrova con una condanna della Corte dei Conti di risarcimento che ammonta 6.714 euro, di cui 5.755 di stipendio indebito e 959 euro per disservizio al sistema-giustizia.

Il reato risale al 2005, anno in cui si svolse il fatto. La vicenda emerse solo due anni dopo e fece scalpore a livello nazionale. Veniamo ora ai particolari della storia. Il “caso” scoppiò perchè il magistrato dopo 45 giorni di malattia fece seguire un'aspettativa di sei mesi, concessa dal Csm, con la motivazione di gravi probelmi familiari (una grave malattia dei genitori) e di salute. Le si contestò di aver in realtà preso parte a una regata transoceanica.

Il riverbero dello “scandalo” si ebbe soprattutto per la tesi difensiva assunta dalla Carreri e dai suoi avvocati che dichiararono l’attività velistica quale parte di “un percorso di recupero della potenzialità personale e di verifica delle capacità di autostima". Secondo la difesa quelle regate avrebbero dato la possibilità di recuperare serenità ed equilibrio dopo lo stress per la scomparsa di entrambi i genitori. La argomentazioni furono negate dal presidente del tribunale di Vicenza, che sottolineò come "la regata, in realtà, richiedeva un'adeguata e prolungata preparazione, che fu svolta durante l'aspettativa per malattia", e, successivamente, riconfermate anche dal presidente della Corte d'Appello. La Corte di Cassazione, in ultima istanza, respinse il ricorso della Carreri.

 Gli allora colleghi del tribunale di Vicenza espressero al Csm il proprio disappunto e disagio per questa situazione che portava loro carichi di lavoro maggiori. Il risultato fu l’apertura di un'inchiesta penale per truffa e falso. Al termine del processo, la giudice, venne prosciolta con formula piena. Nonostante questo, indagini e procedimenti interni al Csm portarono , nel Gennaio 2008, la dott. Carreri al taglio di un anno di anzianità ed al trasferimento presso un'altra sede. Nel 2009 Cecilia Carreri, a cinquantatré anni, decise di appendere definitivamente la toga al chiodo per andare in pensione per potersi finalmente dedicare, a tempo pieno e senza timori, alle regate ed al trekking.
 

Leandro Solimene

 


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