Il Giappone ricorda Fukushima, mentre ancora si contano le vittime
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
FUKUSHIMA, 12 MARZO 2014 – Ciò che si suppone possa essere un evento che avviene una volta ogni mille anni, è in realtà avvenuto l'11 marzo del 2011 alle ore 02.46, quando un terremoto di magnitudo 9,0 ha colpito il Giappone, provocando uno tsunami disastroso e il clamoroso incidente alla centrale nucleare di Daiichi, nella provincia di Fukushima. In quell'orario preciso, tre anni dopo, tutte le città del Giappone si sono riunite per osservare un minuto di silenzio. A Fukushima, la commemorazione è stata quest'anno molto più formale rispetto agli anni precedenti: diversi rappresentanti dello Stato, insieme a un gruppo di locali, hanno assistito alla più grande manifestazione tenutasi a Tokyo, dove venivano lasciati fiori e le teste erano chine, e un'attrice giapponese ha anche letto un'ode al dolore, accompagnata da musica.
[MORE]
Gli abitanti di Fukushima fanno ancora molta fatica a dimenticare. A distanza di tre anni, infatti, il reattore della centrale non è stato ancora messo in sicurezza, nonostante gli sforzi del governo. Negli occhi di tanti, è presente ancora un certo terrore, e la minaccia che una tragedia simile possa verificarsi di nuovo. A tutt'oggi, ci sono ancora dubbi sui numeri del disastro, e ancora si fa fatica a quantificare morti e dispersi. Divergono infatti i dati ufficiali, con un 15,884 secondo la polizia, e un 18,958 annunciato dal Fire and Disaster Management Agency, che lavora per il ministero degli affari interni. La discrepanza deriva da diversi parametri nel contare le vittime e le cause della morte. Non è chiaro, inoltre, il numero di famiglie che deve ancora chiedere un certificato di morte per i parenti scomparsi, anche se, come spiega Kanjiro Kajiya, un impiegato presso il ministero di giustizia, normalmente devono passare sette anni prima di poter confermare il decesso di un disperso.
Foto: aljazeera.com
Dino Buonaiuto