Il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, arrestato dalla polizia britannica
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LONDRA, 11 APRILE - Il fondatore di WikiLeaks, il giornalista australiano Julian Assange, fondatore del sito di WikiLeaks, è stato tratto in arresto dalla polizia britannica nell'ambasciata ecuadoriana di Londra, dove viveva dal 2012. Temeva che sarebbe stato estradato negli Stati Uniti per il rilascio di alcuni documenti nel 2010.
È in questa sede diplomatica sita in un quartiere chic della capitale britannica che l'australiano ha trovato asilo il 19 giugno 2012, travestito da corriere, per sfuggire a un mandato di arresto per accuse di stupro e omicidio e violenza sessuale in Svezia, che ha sempre respinto, difendendo la teoria di una cospirazione.
La giustizia svedese ha infine archiviato il caso, ma il 47enneJulian Assange, ha rifiutato di ‘uscire’, temendo l'arresto da parte delle autorità britanniche, per il fatto che era ancora pendente un mandato d’arresto per il mancato rispetto dei suoi impegni di libertà vigilata, e per il fatto di esserestato estradato e processato negli Stati Uniti per il rilascio nel 2010 di più 700.000 documenti sulle attività militari e diplomatiche statunitensi.
L'Ecuador “ha illegalmente messo fine”all'asilo politico concesso a Julian Assange e l'ambasciatore ha “invitato” la polizia britannica a entrare all’interno della sede diplomaticaper fermarlo, così dichiaral’AssociazioneWikiLeaks con un tweet. In risposta, il presidente ecuadoriano Lenin Moreno ha sottolineato che Quito aveva effettivamente rimosso lo status di Julian Assangedalla posizione di“asilo diplomatico” a causa delle ripetute violazioni delle convenzioni internazionali.
Luigi Palumbo