Il diritto di "sapere"
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Il diritto di "sapere"

sabato 16 agosto, 2014

16 AGOSTO 2014  - “Il diritto di sapere” è un assioma che è parte integrante della nostra testata giornalistica. Ma fino a che punto “sapere” può considerarsi un diritto, nella nostra nazione?

Certamente è costituzionalmente tutelata la libertà di informazione attiva, che ingloba in sé il comunicare notizie in piena libertà. Si tratta di un diritto garantito dalla stessa Carta costituzionale, nell’articolo ( il 21) che fa riferimento alla libertà di espressione del pensiero.

Essere informati, l’altra faccia del “diritto di sapere”, non ha una tutela diretta a livello costituzionale e ne ha una "sfumata" a livello normativo. Tuttavia, la giurisprudenza dominante ritiene che possa esserci un parallelo diritto da intendersi come “risvolto passivo” della libertà di manifestazione del pensiero.[MORE]

Fornire informazioni prive di condizionamenti e attingere informazioni diversificate da più fonti sono quindi due aspetti dello stesso diritto. Diritto di sapere e diritto di far sapere è giusto che facciano “coppia fissa” e godano nella pratica di pari tutele.

Negli Stati Uniti la normativa del Freedom of Information Act ha consentito a giornalisti e studiosi l'accesso a molti documenti riservati e coperti da segreto di Stato. Il Si tratta di una legislazione che garantisce il diritto di cronaca e la libertà di stampa dei giornalisti.

A livello internazionale generale, il diritto di accesso all’informazione è riconosciuto dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo ed è regolamentato da norme definite “F.O.I.A.”, Freedom of Information Acts. L’accesso alle informazioni detenute dai governi è riconosciuto come diritto pieno in oltre novanta Paesi.

L’Italia non è ancora tra questi, in quanto tale diritto di accesso all’informazione degli atti dello Stato è ancora qualcosa di incompleto ( la Legge 291/90 e successive modifiche hanno comunque fatto fare dei passi in avanti alla nostra nazione).

Il personaggio della letteratura universale che simboleggia l’ anelito al sapere, alla conoscenza, può considerarsi l’Ulisse omerico.

Ulisse sapeva bene come difendersi dalle lusinghe delle sirene sparse lungo il suo “cammino”. Il mondo dell’informazione è sempre più popolato da “sirene” di ogni tipo. Resistere al loro fascino destabilizzante rimane l’arduo compito per chiunque si occupi di informazione.

Raffaele Basile


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