

ROMA, 04 AGOSTO 2011. – Nell’ambito del Piano Straordinario contro le mafie Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo recante il Codice delle leggi antimafia, delle misure di prevenzione e della documentazione antimafia.
Il testo, proposto dai Ministri della Giustizia e dell’Interno, non entrerà in vigore prima del prossimo settembre, quando sarà presentato [MORE]un nuovo disegno di legge al fine di ''innovare l'ordinamento in maniera maggiormente significativa'' ed evitare la codificazione parziale della normativa vigente in materia di criminalità organizzata e misure di prevenzione.
Il neo Ministro di Giustizia Nitto Plama con il Ministro dell’Interno Roberto Maroni hanno espresso la loro soddisfazione per il venturo Codice Antimafia, rilevando come alla definizione del testo si sia arrivati recependo con estrema attenzione i pareri resi dagli organi parlamentari al fine di contrastare con maggiore efficacia l’azione delittuosa delle organizzazioni criminali e semplificare l’attività dell’interprete con la formazione di un unico testo di legge.
Restano tuttavia molte le perplessità espresse da parte delle Associazioni come Libera o Chinnici, secondo le quali il testo perde in atto le intenzioni cui sembrava si volesse dare seguito. In particolare, la previsione di un termine perentorio entro il quale determinare la provenienza illecita dei beni oggetto di confisca, pregiudicherebbe l'azione di contrasto alle mafie, considerati i tempi medi processuali per le risultanze probatorie.
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