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BOLOGNA, 13 DICEMBRE - Il ciclista britannico Chris Froome è stato trovato positivo alla Vuelta, un salbutamolo, in occasione di un controllo anti-doping effettuato lo scorso 7 settembre, in corrispondenza con la tappa spagnola di Vuelta. Lo sportivo subito si difende, affermando di avere fatto uso del farmaco per curare l’asma di cui soffre. [MORE]
Il broncodilatatore mette a rischio la vittoria del ciclista, il quale potrebbe essere anche squalificato a causa delle analisi positive al doping. La concentrazione del farmaco nelle urine è superiore rispetto al limite consentito di 1000 nanogrammi/millilitro. Ciò ha costretto ad una risposta immediata del quattro volte campione del Tour de France, il quale è stato difeso anche dal team Sky, la squadra di cui fa parte.
“È noto che ho l’asma e so esattamente quali sono le regole. Uso un inalatore per gestire i miei sintomi, sempre entro i limiti consentiti, e so per certo che verrò testato ogni giorno indossando la maglia del leader della corsa. L a mia asma è peggiorata alla Vuelta, quindi ho seguito il consiglio del medico di squadra per aumentare il dosaggio di Salbutamolo. Come sempre, ho avuto la massima cura per non usare più della dose consentita. Prendo molto sul serio la mia posizione di leader del ciclismo. L’UCI ha assolutamente ragione di esaminare i risultati dei test e, insieme al team, fornirò qualsiasi informazione richiesta.”
[Foto: Sky News]
Velia Alvich