Il Blocco '29 indica imprenditori e politici come fautori del falllimento
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Dopo la farsa della finale play-off consumatasi in questi giorni, manca all’appello l’atto finale che classe politica e imprenditoriale della città stanno per regalarci. Dopo l’ennesimo tavolo istituzionale e dopo le innumerevoli situazioni proposte, ci si ritrova oggi a due passi del fallimento con l’irrisoria cifra raccolta di 500.000 euro, tutti a fondo perduto, che non garantiscono nessun futuro alla nostra squadra di calcio. La Fondazione di Abramo? Niente.[MORE] Gli Innominabili (accettati anche da noi tifosi organizzati a malincuore pur di non fallire, cara Presidente Ferro)? Niente. Le mega-cordate con 20 imprenditori? Niente. Le cordate con le due “punte di diamante” Speziali e Gatto? Niente. Gli altri due moschettieri Noto e Colosimo? Niente. Solo le briciole. Le versioni differenti di alcuni rappresentanti delle Istituzioni, uscite ieri dal tavolo, hanno un senso: i più si guardano bene i fatti propri, i propri orticelli, la propria posizione politica, a discapito del Catanzaro che muore.
Sono rimasti solo pochi giorni. Sappiate, tutti voi politici che nell’ultimo periodo vi siete prodigati con comunicati stampa, conferenze e tavoli per risolvere la crisi societaria, che i veri responsabili di un eventuale fallimento siete proprio voi. Voi che avete creduto a società-fantoccio. Voi che, nel corso degli anni, le avete foraggiate con contributi pubblici, insieme al gotha dell’imprenditoria locale. E’ inutile il vostro scaricabarile, sono inutili le vostre dichiarazioni. A noi tifosi non interessano le vostre beghe politiche e gelosie che emergono anche all’interno dello stesso schieramento politico. Se l’obiettivo era una mega-colletta, noi tifosi avremmo fatto meglio: sicuramente siamo più credibili agli occhi della gente.
Ringraziamo quei piccoli imprenditori rimasti che hanno voluto contribuire, anche con una piccola somma, a salvare il calcio a Catanzaro. Non ringraziamo assolutamente i grandi imprenditori che ci hanno profondamente deluso. A partire dal Presidente di Confindustria Gatto che aveva dichiarato di voler partecipare al progetto-salvataggio insieme a Speziali, impegnandosi in prima persona con l’acquisto delle azioni (sia pur un misero 30% suddiviso in più soggetti con la condizione che un altro gruppo prendesse la maggioranza), salvo poi ripiegare su un inutile obolo. Un intento che ha rasentato il ridicolo, visto che siamo di fronte a due imprenditori che, da soli, potrebbero prendersi “quattro Catanzaro”.
Per non parlare di Noto e Colosimo che un’offerta l’avevano fatta e che avrebbero dovuto portarla fino in fondo, anche da soli. Anche per loro comprare il Catanzaro sarebbe stato un modo di ripagare la città, fumando qualche sigaretta in meno. Non ringraziamo assolutamente questi grandi imprenditori per la loro “carità”, dimostrata ieri. A loro diciamo che, se devono contribuire con sponsorizzazioni di questo livello, possono tenersi stretti il loro denaro. Non vorremmo rovinare o accorciare le loro vacanze. Non vogliamo che possano ritrovarsi in difficoltà per aver distribuito una parte delle loro risorse per qualcosa che la città gradisce molto di più di un palazzo di dieci piani o di un mega centro commerciale.
Avete solo pochi giorni di tempo per smentirci e per regalarci una vera società. Dopo ognuno sarà libero di tirare le somme, dai tifosi ai cittadini che, oltre ad essere elettori, sono anche consumatori. Il fallimento del calcio a Catanzaro non sarà solo delle società di Parente, Pittelli, Bove, Soluri e Aiello, ma sarà anche di voi politici e dei grandi imprenditori, di quelli che vorrebbero ma non vogliono.
Se avete un po’ d’orgoglio, siete ancora in tempo a regalarci un sogno.
BLOCCO '29