I soci dell’Uniter di Lamezia  si cimentano nel teatro con lo spettacolo “Luna d’amore”
Cultura e Spettacolo Calabria Catanzaro

I soci dell’Uniter di Lamezia si cimentano nel teatro con lo spettacolo “Luna d’amore”

giovedì 30 gennaio, 2020

LAMEZIA TERME ( CZ) 30 GEN - Musica e poesia  al centro dell’incontro  “Luna d’amore” promosso dall’Università della Terza Età di lamezia Terme, presieduta da  Costanza Falvo D’ Urso, alla  presenza di soci e  simpatizzanti del sodalizio culturale.  Protagonisti della speciale serata  un gruppo di soci i quali  si sono messi in gioco con coraggio ed entusiamo  cimentandosi in uno spettacolo caratterizzato dalla lettura   di poesie  di autori famosi o poco noti accompagnati alla chitarra dal giovane maestro lametino Michele De Fazio.

Il progetto nasce da un’idea della professoressa e socia dell’Uniter Augusta Caglioti   che, dopo l’esperienza positiva dello scorso anno relativa alla rappresentazione , ispirata all’ opera  “ La faccia delle nuvole” di Erri De Luca, ha voluto  ripeterla  riproponendo  una nuova e  coinvolgente tematica sulla luna  atta a far rivivere un momento gioioso di alto spessore culturale  durante il quale  gli esordienti  Giovani Universitari , così definiti  ironicamente i soci protagonisti dello spettacolo,  si sono messi in gioco a teatro.  

« La prima idea di scegliere la luna - ha spiegato la professoressa Caglioti  nelle vesti di regista - si è profilata nella mia mente la notte di un incantevole plenilunio del 15 agosto dello scorso anno , supportata dal ricordo di un aforismo di Sawedra Weise “ Come fa la luna a non elevare il cuore di un poeta, se riesce ad elevare il mare?”.  Quindi – ha proseguito -  la scelta è caduta sulla luna  perché in essa nel suo aspetto mutevole si rispecchiano i sentimenti umani, le nostre pene d’amore, la nostra volubilità, la nostra incostanza». I poeti di ogni tempo, dai greci a San Francesco, Dante, Tasso, Leopardi, D’Annunzio e   tanti altri, si sono ispirati  alla meravigliosa   musa  della luna.  Anche grandi pittori  e musicisti, come Beethoven con la  sua mirabile sonata “Al chiaro di luna”,  hanno  dedicato alla luna  immagini e pregevoli composizioni.  

La professoressa Caglioti  per l’occasione ha scelto un repertorio di composizioni tratte da poeti , tra cui alcuni meno conosciuti ma comunque di alta elevatura, distanti per tempi e per culture che raccontano l’amore, così simile, dal suo sorgere al suo spegnersi, alle fasi della luna.      Tre sono le tappe fondamentali   rappresentate  nella lettura dei componimenti:   luna crescente, quando il sentimento è al suo nascere ovvero l’innamoramento; luna piena, quando la passione diventa più forte a raggiungere il culmine; luna calante, quando sopraggiungono la stanchezza e il dolore e, quasi sempre, il distacco al quale può far seguito il sorgere di nuove emozioni amorose.

La professoressa Caglioti ha  puntualmente commentato  la lettura di ogni singola  poesia, enfatizzata  alla chitarra dal  talentuoso musicista  Michele De Fazio  che ha curato gli abbinamenti musicali rispettando, ove possibile, tempi storici, stili e sonorità ed esprimendosi in creazioni ispirate dai versi delle fasi lunari  mentre il professore Emilio Vescio ha creato le immagini proiettate   contemporaneamente alla lettura delle poesie.  Molto gradite ed applaudite  dal pubblico presente tutte le poesie  selezionate : “Al risveglio ho trovato” di Tagore ( Calcutta 1861-1941) interpretata da Caterina Pisano; “Quando il mio amore” di Attila Jozsef ( Budapest 1883 -1937), interpretata da Lucio Leone;

“Il tuo corpo” di Jorge Carrera Andrade ( Equador 1903-1978), letta da Nando Caligiuri; “Io non ho bisogno di denaro” di Alda Merini ( Milano 1931-2009) e “ Non asciugatevi” di Goethe ( Francoforte 1749 – 1832), interpretate da Franca Spagnuolo; “Teneva il libro aperto” di Gustavo Bequer ( Siviglia 1836 -1870) e “Cos’è rimasto” di Jeroslav Selfert ( Praga 1901 -1986) interpretate da Gianni Caruso; “Ti amerò” Kahlil Gibran ( Libano 1883-1931), interpretata da Franco Vescio; “L’amore che tace” di Gabriella Mistral ( Cile 1889-1957),  interpretata da Francesca Guarna; “ Ti ho ho sognata” di Nazim Hikmet ( Salonicco 1902 – 1934), interpretata da Emilio Vescio. Al termine dell’esibizione degli audaci artisti, il maestro Michele De Fazio ha regalato ai convenuti   alcuni  brani musicali fuori programma  eseguiti soltanto alla chitarra elevando  ulteriormente lo spessore culturale  dello spettacolo.

Foto: Caglioti e Costanza Falvo D’Urso

Foto: Caglioti

Foto: Michele De Fazio
Lina Latelli Nucifero


Autore
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