I Partigiani della Scuola Pubblica si schierano contro l'ex assessore Federica Roccisano
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LAMEZIA TERME (CZ) 16 GENNAIO - «Perchè dei docenti dovrebbero esprimere solidarietà all’ex assessore Roccisano, rimossa anche troppo tardi da un incarico che aveva abbondantemente dimostrato di non essere in grado di espletare? Chi ha espresso con un documento la propria solidarietà all’assessore avrebbe dovuto farlo a titolo personale o di un ristretto gruppo, non a nome della scuola calabrese, perché non è possibile che la scuola calabrese sostenga un assessore uscente revocato per non aver assolto ai suoi compiti». Lo sostengono i Partigiani della Scuola Pubblica che, pubblicamente , con un documento dichiarano di prendere le distanze dagli insegnanti calabresi che hanno espresso solidarietà all’ex assessore Roccisano all’istruzione, lavoro, politiche sociali e welfare, destituita dal presidente della Regione Calabria Oliverio. [MORE]
Il documento dei “ Partigiani” è stato sottoscritto da circa 230 persone per lo più docenti e familiari di minori disabili fortemente penalizzati nel diritto allo studio. I docenti solidali con la Roccisano probabilmente non ricordano o fingono di non ricordare le sue avvilenti performance nei confronti della scuola pubblica. Infatti l’11 settembre 2015 respinse l’istanza prodotta da una delegazione dei Partigiani della Scuola Pubblica di impugnare con ricorso costituzionale , ex articolo 127, la legge 107/2015, detta “buona scuola“, per impossibilità da parte della Regione Calabria di garantire l’adempimento dell’obbligo delle ore di alternanza scuola-lavoro da parte degli studenti del territorio. «I risultati – dichiarano
i “Partigiani” - sono sotto gli occhi di tutti: i nostri alunni perdono ore di studio o di lezione per aprire e chiudere le porte degli studi professionali o per scaldare le sedie in alcuni enti locali». A ciò si aggiunge che non più di un anno fa, dopo mesi di colpevoli inadempienze e rimpalli vari, solo grazie ad una trasmissione di Report mandata in onda il 31 ottobre 2016, veniva affrontato il problema del trasporto dei disabili per cui le famiglie residenti nella provincia di Catanzaro, in condizioni di disagio economico, non hanno potuto mandare i propri figli a scuola per un mese e mezzo. In molti altri comuni della regione il problema è rimasto irrisolto anche in seguito. Inoltre alcuni studenti in condizioni di disabilità non hanno potuto fruire di assistenza alla persona durante l’orario didattico per mesi dall’inizio delle lezioni durante il 2016 e in alcune realtà scolastiche il personale e gli alunni addirittura si sono tassati per garantire la retribuzione di O.S.S. e consentire ai disabili gravi la frequenza a scuola.
«L’ex assessore Roccisano, impassibile durante un mese e mezzo di segnalazioni e denunce, - affermano i Partigiani della Scuola Pubblica - si è svegliata dal suo “sonno istituzionale” solo di fronte alla figuraccia a livello nazionale dovuta al reportage di Report». Impossibile dimenticare pure i cospicui finanziamenti destinati all’inclusione andati perduti durante il periodo in cui la Roccisano è stata in carica. Questo solo per quanto concerne le politiche sociali e l’istruzione, per non parlare del lavoro e della paralisi dei cosiddetti tirocinanti o presso gli Enti locali che hanno registrato 23.000 persone non retribuite per anni». Pertanto non c’è alcun motivo che giustifichi il sostegno all’ex assessore Roccisano. «Forse – si interrogano ironicamente i “Partigiani” - per aver fatto concepire una “bellissima utopia” ad alcuni docenti, mentre i soggetti deboli e svantaggiati ,che lei avrebbe dovuto tutelare , hanno visto calpestati i loro diritti alla istruzione e al lavoro o per aver suggerito al governatore Oliverio di nominare qualcuno simile a lei?».
Lina Latelli Nucifero