I “Partigiani della Scuola Pubblica” dicono no all’autonomia differenziata
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
LAMEZIA TERME (CZ) 14 FEBBRAIO - No all’autonomia differenziata e a qualsiasi forma di regionalizzazione della scuola . Lo sostengono a gran voce i “Partigiani della Scuola Pubblica” di cui fa parte un gruppo di docenti di Lamezia Terme. L’annuncio tra la regione e Mef ( Ministro Economia e Finanze) è stato dato il 13 febbraio dal sottosegretario di Stato alla Economia e delle Finanze nel governo Conte Massimo Garavaglia e il governatore del Veneto Luca Zaia. Per i “Partigiani della Scuola Pubblica” la manovra è iniqua ed inaccettabile poiché crea nel Paese due diverse formazioni: serie A e serie B. La manovra mette in atto quella che è stata considerata «la secessione dei ricchi che procede- affermano i Partigiani – nell’imbarazzo e nella contraddizione di un governo sotto palese ricatto della forza di minoranza leghista che, in cambio del reddito di cittadinanza, ha messo sul piatto l’autonomia differenziata». L’Istruzione è una delle 23 materie per le quali il Veneto, la Lombardia e l’Emilia Romagna chiedono l’autonomia riservandosi la facoltà di reclutamento e retribuzione di tutto il personale della scuola e la gestione stessa anche della sicurezza delle strutture.
L’autononia certamente comporterà maggiori spese nelle scuole delle regioni del Nord limitando inevitabilmente le risorse e i fondi per le scuole del Sud. Tra l’altro i livelli essenziali delle prestazioni non vengono definiti ma soltanto citati rendendo difficile la stipula di un accordo « perché - dichiarano i Partigiani – è contro la Costituzione e contro il concetto stesso di Nazione». Pertanto ci saranno meno risorse per la scuola, per la sanità, per il sociale, per le infrastrutture e per le imprese del Sud in quanto quel 34% delle risorse dello Stato da devolvere alle regioni del Sud, che è legge dello Stato, alla quale mancano ancora i decreti attuativi, finirà con l’essere il 34% di una cassa esigua e fortemente ridimensionata. « Questa -commentano i Partigiani - è l’Italia di un cambiamento in peggio». Decisamente contrari alla autonomia differenziata , i Partigiani comunicano che sosterrannno lo sciopero , indetto dall’Unicobas e dall’Anief, per il prossimo 27 febbraio, e sollecitano gli altri sindacati ad unirsi compatti alla protesta.
Foto: Partigiani Scuola Pubblica
Lina Latelli Nucifero