I benzinai non cedono: sciopero dall'11 al 14 dicembre

martedì 4 dicembre, 2012

ROMA, 4 DICEMBRE 2012 - Nessun accordo, dalle 19 dell'11 dicembre alle 7 del 14, i benzinai italiani incroceranno le braccia, anzi chiuderanno le pompe che è molto peggio. Nelle aree di servizio autostradali, comunque, i distributori saranno chiusi dalle 22 dell'11 alle 22 del 13 dicembre. Non ha dato gli esiti sperati il confronto al Ministero dello Sviluppo tra il sottosegretario Claudio De Vincenti, rappresentante del Governo, e le associazioni sindacali dei gestori degli impianti di carburante, di Fegica-Cisl, Faib-Confesercenti e Figisc-Confcommercio.

Al termine della riunione i tre sindacati sono rimasti sulla linea dura, confermando lo sciopero pur mantenendo uno spiraglio aperto. Il prossimo lunedì, infatti, è previsto un ulteriore incontro, benché le parti in causa hanno affermato che probabilmente non ci saranno cambiamenti e che lo sciopero si farà.
La nota del Ministero ha esposto quali argomenti sono stati trattati nell’incontro di oggi, fra i quali la necessità di fare passi avanti nella contrattazione con le compagnie petrolifere, il rinnovo dei contratti scaduti e le nuove tipologie contrattuali, la crisi dei consumi sulla rete autostradale e la ristrutturazione della rete di distribuzione nell’ottica della riduzione del numero degli impianti, oltre ai costi dell'utilizzo della moneta elettronica per i rifornimenti.[MORE]

Lo sciopero, proclamato lo scorso 21 novembre dagli stati generali di Fegica, Faib e Figisc, trova la sua motivazione, come si può leggere sul Messaggero, nella «drammatica crisi strutturale che attraversa la distribuzione carburanti e colpisce duramente le migliaia di piccole imprese di gestione». Sebbene i benzinai incolpino le istituzioni italiane di non aver trovato contromisure efficaci per la crisi, le loro accuse si dirigono principalmente contro le compagnie petrolifere, le quali avrebbero disatteso gli impegni sottoscritti il 27 luglio.

(Foto: direttanews.it)

Giovanni Gaeta

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