I 60 anni di Francesco De Gregori, "tra le pagine chiare e le pagine scure"
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“Ho scritto canzoni per tutti i dolori ma forse questa qui non è delle migliori”. Francesco De Gregori ci aveva avvertiti, quando di anni ne aveva appena 21, che forse più in là col tempo avrebbe trovato il modo di raccontarci meglio come e quando finisce un amore.[MORE]
Chissà cosa diavolo gli sarà successo durante l'Università o quale travagliata relazione avrà avuto per scrivere questo verso così famoso: “ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo e la tua faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro ancora”.
Era il 1975: Rimmel, Buonanotte fiorellino, Pablo, Pezzi di vetro, Quattro cani. Per i cultori della materia è praticamente il disco perfetto. Oggi, il Principe dei Cantautori raggiunge un duplice traguardo: 40 anni di carriera e, soprattutto, 60 anni di età. Se “20 anni sembran pochi, poi ti volti a guardarli e non li trovi più...” figuriamoci 60, verrebbe da dire! Tuttavia, per celebrare questa ricorrenza domani uscirà il libro di Claudio Fabretti: TRA LE PAGINE CHIARE E LE PAGINE SCURE.
Non è la prima volta che qualcuno prova a raccontare le vicende del cantautore attraverso le pagine di un libro: il primo fu l'amico fraterno di De Gregori, il compianto Giorgio Lo Cascio, grazie ad una specie di diario di gioventù: iniziò tutto attorno ad una seggiola rossa, in fondo ad un corridoio in cui si perdeva il senso del tempo:, con un pianoforte, una chitarra e molta fantasia. Erano in quattro: Venditti, Lo Cascio, Bassignano e, appunto, Francesco De Gregori; li chiamavano “i Giovani del Folkstudio”.
Ne ha viste tante questo austero uomo barbuto: processi politici, molotov lanciate sul palco, gli anni di piombo e la strage del 12 dicembre (piazza Fontana), la tomba di un giornalista ancora difficile da ritrovare (Mauro de Mauro), Almirante con la faccia serena e la cravatta intonata alla camicia... e non solo.
In 60 anni Francesco De Gregori ha raccontato ciò che sentiva ma a 60 anni sono ancora tante le cose che non si sanno e non si devono sapere. Per fortuna lui ce lo ha detto: “quello che non so, lo so cantare”.