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PARIGI, 5 GENNAIO 2015 – Sembrano essere alquanto contrastanti le opinioni del Presidente francese François Hollande e quelle del direttivo della Commissione dell’Unione Europea riguardo all'attuale situazione della Grecia. Secondo il primo, che ha rilasciato un’intervista per la radio france Inter, Atene deve essere “libera di decidere sul suo governo”, così come sulla possibilità o di mantenersi o meno dentro l'area euro. L’unico vincolo sarebbe quello che il Paese rispetti i patti presi precedentemente con l’Ue, al fine di non danneggiarla. “L'Europa deve essere la nostra protezione”, ha aggiunto Hollande.
Al contrario, da Bruxelles sottolineano che “Secondo il trattato Ue l’appartenenza alla zona euro è irrevocabile”. In altre parole, la Grecia potrebbe trovarsi impossibilitata a uscire dall’area euro. “L'euro c’è per restare e ha dato prova di resistenza”, ha aggiunto un portavoce. Ancora diversa è la posizione della Germania o, almeno quella ufficiale. Se, infatti, da un lato Steffen Seibert dichiara dalla Germania che “il governo tedesco e i suoi partner lavorano per rafforzare l'Eurozona nel suo insieme e per tutti i suoi membri, Grecia inclusa”, giorni fa sul quotidiano Der Spiegel erano trapelate delle indiscrezioni che volevano il cancelliere Merkel piuttosto incline ad accettare di fare a meno di Atene. [MORE]
Nel frattempo, i sondaggi per le elezioni in Grecia danno Syriza in testa, aumentando concretamente le possibilità che il distacco dall’Ue si verifichi in tempi brevi. Il partito di Alexis Tsipras è, infatti, il favorito, con il 30,4% dei consensi, come riportato dal quotidiano ʻElefteros Tiposʼ. Lo stesso sondaggio ha, però, rilevato qualcosa di imprevisto: la maggioranza dei greci (parliamo del 70% dei votanti) preferirebbe restare nell’eurozona.
(foto: www.ilpaesenuovo.it)
Sara Svolacchia