Guerra in Ucraina: nuove tensioni tra Mosca, UE e Stati Uniti

Putin alza i toni sull’Europa, Zelensky avverte: “La Russia prepara un altro anno di conflitto”

La guerra in Ucraina entra in una fase di rinnovata escalation diplomatica e militare. Nelle ultime ore si moltiplicano attacchi con droni, dichiarazioni aggressive del Cremlino e movimenti diplomatici tra Bruxelles, Washington e Mosca, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lancia un chiaro avvertimento: la Russia non intende fermarsi nel 2026 senza una risposta compatta dell’Occidente.

Putin contro l’Europa: “Cambieremo le élite, il Donbass sarà nostro”

Il presidente russo Vladimir Putin ha attaccato duramente i Paesi europei, accusandoli di essersi accodati alle politiche statunitensi delle precedenti amministrazioni e ribadendo che Mosca punta al controllo del Donbass “con le buone o con le cattive”.

Dal Cremlino arriva un messaggio netto: nessuna concessione all’UE, con l’apertura al dialogo solo nel caso di un cambio radicale delle leadership europee. Una linea che conferma l’irrigidimento della posizione russa sul piano politico e militare.

Zelensky a Bruxelles: pressing sul Consiglio UE e sugli asset russi

In parallelo, Zelensky è oggi a Bruxelles per il Consiglio europeo, definito dallo stesso presidente ucraino “decisivo”. Il leader di Kiev chiede all’Unione europea scelte chiare e coraggiose, soprattutto sull’uso degli asset russi congelati, considerati fondamentali per sostenere economicamente e militarmente l’Ucraina nel lungo periodo.

Secondo Zelensky, l’esito del vertice UE dovrà dimostrare a Mosca che proseguire la guerra nel 2026 è inutile, perché il sostegno europeo resterà solido.

Attacchi e contro-attacchi: droni, esplosioni e vittime

Sul piano militare, la notte è stata segnata da una nuova ondata di violenze:

• Mosca ha dichiarato di aver abbattuto 47 droni ucraini, soprattutto nella regione di Bryansk
• Zaporizhzhia è stata colpita da bombe aeree guidate russe: edifici danneggiati e decine di feriti
• Droni ucraini hanno attaccato il porto russo di Rostov sul Don, colpendo una nave cisterna e causando morti e feriti
• Nella regione di Odessa, raid con droni Shahed hanno danneggiato palazzi residenziali e scuole

La guerra dei droni si conferma uno degli strumenti centrali del conflitto, con un impatto crescente anche sulle infrastrutture civili.

Mosca: “Sventato piano terroristico di Kiev”

Le autorità russe affermano di aver sventato un presunto attentato terroristico a Volgodonsk, nella Russia meridionale. Secondo l’FSB, una studentessa minorenne sarebbe stata arrestata con uno zaino contenente un ordigno esplosivo improvvisato equivalente a 10 kg di TNT, destinato a un edificio amministrativo.

Kiev non ha confermato la versione russa, mentre gli osservatori internazionali invitano alla cautela sulla narrazione fornita da Mosca.

Diplomazia parallela: colloqui USA-Russia a Miami?

Sul fronte diplomatico, emergono indiscrezioni su possibili colloqui riservati tra Stati Uniti e Russia a Miami, con il coinvolgimento di emissari di alto livello. Secondo fonti americane, l’amministrazione USA starebbe cercando canali indiretti per sondare le intenzioni del Cremlino, pur mantenendo il coordinamento con gli alleati europei.

Il nodo degli asset russi e le divisioni in Europa

Al centro del dibattito europeo restano i 210 miliardi di euro di asset russi congelati. Mentre alcuni Paesi spingono per utilizzarli a favore di Kiev, altri – come l’Ungheria di Viktor Orbán – esprimono forti resistenze. Bruxelles, però, smentisce l’ipotesi di un passo indietro: la proposta resta “sul tavolo”.

Scenario e prospettive: verso un conflitto di lunga durata?

Il quadro che emerge è quello di una guerra destinata a prolungarsi, con:

• Russia determinata a mantenere l’iniziativa militare
• Ucraina che punta su sostegno UE e USA
• Europa divisa, ma sotto pressione per decisioni strategiche

Le prossime settimane, tra Consiglio UE, colloqui internazionali e sviluppi sul campo, saranno cruciali per capire se si apriranno spiragli diplomatici o se il conflitto entrerà definitivamente in una nuova fase di logoramento prolungato.