Grosseto, madre e figli rinchiusi in casa per oltre 30 anni per proteggersi dal male e dai pericoli
Cronaca Toscana

Grosseto, madre e figli rinchiusi in casa per oltre 30 anni per proteggersi dal male e dai pericoli

sabato 13 giugno, 2015

GROSSETO, 13 GIUGNO 2015 - Dalla fine degli anni settanta, una madre e i suoi due figli avrebbero scelto volontariamente di vivere all'interno della loro casa, in provincia di Grosseto, reclusi e senza avere contatti con l'esterno per paura del male e di eventuali pericoli. 

Quanto accaduto si riferisce allo scorso anno ma sarebbe venuto alla luce e divulgato nella giornata odierna dal quotidiano "Il Tirreno". In base a quanto dichiarato, sembrerebbe che gli abitanti del luogo sapessero della scelta volontaria effettuata dalla donna e dai suoi figli di vivere  reclusi ed isolati dalla comunità. 

Da quanto appreso, il malfunzionamento ed il guasto di una tubatura avrebbero costretto i membri della famiglia a richiedere l'intervento di un idraulico, il quale, sarebbe stato testimone di una situazione igienica precaria. L'uomo avrebbe  visto all'interno dell'appartamento, sparsi ovunque, sacchetti di immondizia, cibo, giornali a terra, scarafaggi ed i servizi igienici non sarebbero stati perfettamente funzionanti. Inoltre, all'interno di un sacco, sembra vi fossero contenuti oltre 50 mila euro. 

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In base alla segnalazione del tecnico, il sindaco della città avrebbe chiesto per i tre, il trattamento sanitario obbligatorio e, a distanza di un anno dall'accaduto, sembra ci sia una fondata ipotesi che la figlia possa tornare a vivere in quell'appartamento. Sembrerebbe, infatti, che le condizioni di salute della madre e dei figli siano notevolmente migliorate. 

Secondo alcune indiscrezioni, soltanto la madre avrebbe, in alcune occasioni, oltrepassato la soglia di casa recandosi presso l'ufficio postale della città per incassare la pensione. Gli acquisti di cibo, invece, venivano effettuati telefonicamente nel negozio sotto casa. 

L'inizio della vicenda, ovvero la volontaria reclusione dei tre nella loro abitazione, sarebbe avvenuta oltre 30 anni fa quando il figlio avrebbe fatto ritorno dal servizio di leva e, alla base di questa decisione, ci sarebbe stata la volontà di impedire che il male, microbi e batteri entrassero in casa. 

Luigi Cacciatori

Immagine da napolitoday.it


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