Green pass: Speranza, estensione primo step mense scuola e Rsa poi ristoratori, statali e aziende
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Green pass: Speranza, estensione primo step mense scuola e Rsa poi ristoratori, statali e aziende

mercoledì 8 settembre, 2021

Green pass: Speranza, estensione non è una scelta politica. Se serve si va avanti. Grazie a vaccinazione estate quasi normale
ROMA, 08 SET
- "L'estensione del Green pass non è una scelta politica" e in merito "per me non c'è trattativa politica. Se serve si va avanti e si estende ancora. Come ha detto il presidente Draghi, se dovesse servire, siamo pronti ad andare fino in fondo". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a un'iniziativa di Sinistra Civica Ecologista a sostegno del candidato del centrosinistra a sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. "Nel mese di agosto - ha detto Speranza - abbiamo avuto un numero di limitazioni molto basso. Abbiamo passato un'estate non normale, ma molto più simile alla vita di prima, le attività economiche per la stragrande maggioranza erano aperte. Questo è frutto della campagna di vaccinazione e delle scelte che abbiamo fatto durante questi mesi".

Estensione del Green pass, primo step mense scuola e Rsa Poi ristoratori, statali e aziende. Arriva la road map

Il certificato verde sarà esteso da subito alle ditte di pulizia che operano nelle scuole e al personale delle mense scolastiche e - a quanto si apprende - anche ai lavoratori 'esterni' a contatto con strutture del settore sanitario come le Rsa. Prende forma, dunque, il primo step che introduce di fatto l'obbligo graduale anche per le altre categorie: baristi e istruttori sportivi, poi i dipendenti statali e infine quelli delle aziende private. Quello tracciato nelle ipotesi del Governo, in vista del Cdm delle prossime ore, è un cronoprogramma che arriva fino ad ottobre e che, rispetto alle indiscrezioni dei giorni scorsi, rallenta il percorso sull'allargamento del Green pass ai vari settori.

Un prossimo provvedimento - in cui valutare l'estensione più generalizzata - non sarà preso in considerazione prima di metà settembre. Solo in quest'ultimo caso il lasciapassare dovrebbe diventare tassativo anche per tutte quelle categorie che lavorano nei luoghi dove il pass è già richiesto a chi li frequenta: ristoratori, camerieri, barman, gestori di locali e dipendenti delle strutture (cinema e teatri, ad esempio), ma anche per istruttori sportivi che lavorano in luoghi come piscine e palestre. Ad esibire il Qr code a richiesta saranno anche gli autisti dei mezzi del trasporto pubblico locale, che si aggiungeranno a quelli dei treni dell'alta velocità passando per coloro che lavorano su navi, traghetti, aerei e per i quali è già previsto.

L'idea inoltre è di includere anche i lavoratori al contatto con il pubblico, come quelli agli sportelli. Un ulteriore step - previsto a ottobre - riguarda invece il settore della pubblica amministrazione: in questo caso dovrebbe essere prevista una piattaforma specifica per facilitare i controlli, sulla scia di quanto è già previsto per il personale scolastico. Gli ultimi saranno i lavoratori del settore privato, come gli operai delle grandi fabbriche, ma anche in generale i dipendenti di piccole e medie imprese. In questo caso restano però una serie di questioni da risolvere come la copertura delle spese per i tamponi (che dovrà eseguire chi non è vaccinato): nonostante il pressing di Confindustria affinché sia lo Stato a farsene carico, dall'Esecutivo trapela che - esclusi i fragili - il costo dei tamponi non sarà coperto dallo Stato non solo perché a pagarli non dovrà essere la collettività ma perché ciò costituirebbe un forte disincentivo alla vaccinazione.

I lavoratori autonomi, come gli avvocati o i commercialisti, al momento non sono tra le categorie per le quali si valuta l'obbligo del lasciapassare, a differenza dei magistrati che rientrerebbero nella categoria della pubblica amministrazione. Ma per l'accesso a strutture pubbliche - ad esempio gli avvocati nei tribunali - sarà necessario anche per loro esibire il pass. Tutte le persone fragili dotate di una certificazione medica valida che li esenta dalla somministrazione del siero per motivi di salute dovranno comunque sottoporsi ad un tampone ed è molto possibile che - così come già succede per il personale scolastico - per questa categoria i test saranno disponibili gratuitamente.


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