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ATENE, 12 MAGGIO 2014 – La Corte Suprema della Grecia permette al partito di estrema destra di Alba Dorata di partecipare alle prossime elezioni europee. La decisione è stata presa, nonostante l'arresto di sei dei suoi parlamentari, tra cui il suo leader, coinvolti in atti di violenza politica. Quasi tutti i 18 parlamentari di Alba Dorata sono sotto inchiesta, accusati di gravi reati avvenuti nel corso degli ultimi due anni, periodo in cui s'è compiuta l'ascesa del partito.
Secondo la legge greca, è possibile concorrere comunque alle elezioni se si è indagati, e una data dei processi a carico dei parlamentari di Alba Dorata deve essere ancora fissata. Tra coloro che verranno candidati alle europee non vi è tra l'altro nessuno dei parlamentari: Alba Dorata presenterà due alti ufficiali dell'esercito in pensione.
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I rappresentanti del gruppo politico si sono macchiati di episodi di violenza contro gli avversari politici, oltre alle ipotesi di coinvolgimento negli omicidi di un pakistano e di un rapper di sinistra. Cimeli nazi-fasciti sono stati inoltre ritrovati nell'abitazione del vice presidente del partito, agli inizi dell'anno.
Alba Dorata risponde alle accuse, sostenendo di essere vittima di una persecuzione politica perpetrata dal governo di coalizione conservatore guidato dal primo ministro, Antonis Samaras, timoroso del “fascino popolare” del gruppo. Per scongiurare il rischio di una eventuale esclusione dalle europee, Alba Dorata aveva di recente fondato un nuovo gruppo, che prende il nome di Alba Nazionale; tuttavia alla fine è stato annunciato che questo secondo gruppo non avrebbe comunque concorso.
Samaras ha ribadito che il gruppo non è, in ultima istanza, illegale, e andrebbe piuttosto sconfitto sul piano ideologico. Ha inoltre aggiunto che non influenzerà in alcun modo la magistratura sulla questione.
Foto: aljazeera.com
Dino Buonaiuto