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ATENE, 16 SETTEMBRE 2012-Oltre quaranta tra isole e isolotti, da minuscoli scogli a estensioni di oltre tre milioni di metri quadri: c'è un po' di tutto, nella lista pubblicata dall''Ente ellenico per la privatizzazione delle proprietà statali (Taiped), che per ridurre il debito pubblico e risanare il bilancio, ha deciso di concedere in affitto a privati, per un periodo tra i 30 e i 50 anni, una serie di terreni disabitati in mezzo al mare, da trasformare in fiorenti località turistiche.
La legistlazione attuale non prevede di fatto la possibilità di vendere le isole, ma la strategia degli appalti in questo settore rappresenta una grossa fetta di quel programma di privatizzazioni che dovrebbe portare la Grecia a incamenrare 19 miliardi di entro il 2012, e 50 entro il 2020.[MORE]
Un traguardo senza dubbio ambizioso, specie se si pensa che in questi ultimi mesi di miliardi ne sono stati recuperati appena 1,8; ma i dirigenti del Taiped non si perdono d'animo, e contano di attirare, tramite l'affitto delle isole, nuovi investimenti, anche dall'estero.
Ovviamente, precisano i vertici dell'ente, sono state scelte solo località vicine alla terra ferma, che dispongono di buone infrastrutture, e si trovano in una situazione tale da non costituire, una volta cedute, un problema per la sicurezza nazionale.
Smentito, quindi, lo scoop del quotidiano israeliano Haaretz , che millantava l'acquisto di un'isola da parte del governo di Gerusalemme per la costruzione di una base militare; vendere per la legistlazione greca, è fuori questione, basti pensare ai vari contenziosi che potrebbero venirsi a creare con una storica rivale, come potrebbe essere, ad esempio, la Turchia.
Solo in affitto, quindi, le isole di Fleves, Neon Styron, e le varie località nella zona di Zakynthos, Alonisos e Skiathos. Tra i terreni da privatizzare finiti sulla lista del Taiped, poi, non va dimenticato l'Hellenikon, un'area di 6,2 metri quadrati a nord di Atene, dove sorgeva il vecchio aeroporto della capitale oramai in disuso, un appezzamento su cui hanno messo gli occhi alcuni tra i più ricchi investitori greci.
(immagine da: www.viaggi.it)
Simona Peluso