Politica
Governo: passi in avanti verso l'accordo, ma serve più tempo
ROMA, 10 MAGGIO – Il Governo, con ogni probabilità, si farà. Ma occorrerà del tempo affinché le parti trovino un accordo sui temi e sui nomi. Tanto Salvini quanto Di Maio, in esito al nuovo incontro, hanno comunque dichiarato di aver fatto dei “passi avanti significativi”, sottolineando come già nella giornata di oggi inizieranno i lavori del tavolo tecnico-politico per redigere quello che sarà il “contratto di governo”.
Nella nota congiunta rilasciata dai due leader all’esito del nuovo faccia a faccia, il clima dell’incontro è stato definito “positivo” nell’ottica della determinazione tanto del “programma e delle priorità di governo” quanto della “composizione dell’esecutivo”, sempre nel quadro di una “collaborazione e con l’obiettivo di definire tutto in tempi brevi”.[MORE]
Di Maio ha poi affidato ad un video pubblicato sulla sua pagina Facebook il proprio commento sullo stato delle “negoziazioni”, evidenziando in particolare come il tempo non sia molto ed occorra “un lavoro fatto bene per ottenere dei risultati significativi”. Il capo politico pentastellato ha quindi dichiarato di non poter “nascondere la gioia e la contentezza” di iniziare ad occuparsi dei problemi dell’Italia. Ai giornalisti, l'ex vice-presidente della Camera ha invece chiesto di evitare il toto-nomi così come anche il toto-temi, ribadendo che si discuterà “di tutto quello che è nei programmi” per mettere insieme “punti che non sempre sono compatibili”.
Ad ogni modo, se sarà il binomio M5S – Lega a guidare il nuovo esecutivo, un eventuale governo giallo-verde vedrà indubbiamente la luce anche grazie al “placet” di Forza Italia, principale alleato del Carroccio nella coalizione di centrodestra e, per alcuni, “grande escluso” di questa trattativa. Nella giornata di ieri, infatti, Berlusconi ha deciso di “non ostacolare” un’alleanza Salvini – Di Maio, “prendendo atto” della mancata assegnazione dell’incarico di formare un governo alla propria coalizione e adottando una linea di “responsabilità”.
Per Licia Ronzulli, fedelissima di Silvio Berlusconi, “la nostra garanzia (di FI ndr) è Matteo Salvini, il leader della Lega che fa parte dell’alleanza”. La senatrice azzurra ha poi ribadito quale sarà la posizione di Forza Italia: avere le “mani libere”. “Non vogliamo sapere chi saranno i ministri, non vogliamo avere alcun ministro, non vogliamo alcuna Presidenza di commissione” ha dichiarato Ronzulli, concludendo in maniera netta con un “non so chi abbia inventato l’espressione astensione benevola. Non esiste”.
Decisamente più netta e critica è invece la posizione del Partito Democratico. “C’è da essere preoccupati per un governo come quello per cui stanno trattando” ha affermato il segretario Martina in un post su Facebook “per le scelte economiche e finanziarie, per le loro ricadute sociali, per le posizioni che esprimerà in Europa e sulla scena internazionale”.
“Dubito che tanti elettori del MoVimento” ha poi proseguito il dem “abbiano votato per andare a braccio con Salvini e Berlusconi, così come dubito che tanti moderati vogliano sostenere “benevolmente” un governo condizionato da leadership come queste”, concludendo poi con l’esternazione del proprio timore per un esecutivo che si profila “delle contraddizioni” ed “ a rischio di deriva sovranista”.
Entro la fine della settimana (domenica), dovrebbe iniziare a delinearsi in maniera più concreta la composizione del nuovo governo. A chi affiderà l’incarico il Presidente della Repubblica, e quanto interverrà nelle singole designazioni ministeriali è ancora incerto. La settimana prossima darà le risposte.
Paolo Fernandes
Foto: ilsole24ore.com