Governo, M5S e Lega si dividono sulla presidenza del Parco del Circeo
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ROMA, 16 GENNAIO - In commissione al Senato, il governo si è diviso per la nomina del generale Antonio Ricciardi alla presidenza del Parco del Circeo. La Lega non ha appoggiato la proposta del ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, bocciata con 13 voti contrati, 7 favorevoli e 2 astenuti.
Il ministro Costa ha così risposto in un comunicato: "Non accetteremo diktat e respingeremo i tentativi di far nominare persone non adeguate a questo ruolo così importante e delicato".
"La politica ha il compito di nominare i migliori presidenti per la loro gestione e i partiti devono restarne fuori, per il Parco del Circeo, così come per tutti gli altri parchi, stiamo procedendo alle nuove nomine dei presidenti, come ampiamente annunciato. Stiamo valutando decine di curricula, e la logica per la scelta e per procedere alla nomina è una sola: la massima competenza, unita al massimo rigore" ha aggiunto Costa.
Inoltre, il senatore della Lega Paolo Arrigoni spiega i motivi che stanno dietro la divisione: "Prima della seduta è stato anticipato in modo informale la non condivisone del metodo sulla proposta di candidatura" nonostante affermi che non ci sia "nulla da dire sulla persona del candidato del ministro Costa".
Anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini è intervenuto sulla vicenda, affermando: "Non si può dire no al carbone, no al petrolio, no al metano, no alle trivelle, mica possiamo andare in giro con la candela e accendere i legnetti. Di tutto il resto si può discutere, ma con i soli “No” non si campa".
Federico Ferro
fonte immagine terredifrontiera.info