Governo, il sottosegretario Rossi rimette deleghe dopo servizio de Le Iene
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ROMA, 3 OTTOBRE - "Sono accuse infondate e lesive della mia persona quelle che mi sono state rivolte nel servizio della trasmissione televisiva 'Le Iene'. Insinuazioni che infangano, ancora una volta, la mia reputazione. Mio figlio ha un regolare contratto di assistente parlamentare con un deputato della Camera. Il documento, consultabile, conferma l'assenza di un rapporto di dipendenza dal mio ufficio contrariamente a quanto riportato nel servizio. Un incarico di natura fiduciaria che non prevede vincoli di orario lavorativo e anche per questo con una minima retribuzione". Lo afferma attraverso una nota il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, il centrista eletto nel 2013 con Scelta civica di Mario Monti, già generale dell'Esercito, e ora esponente di "Centro Democratico - Democrazia Solidale". [MORE]
"In ogni caso - si legge - al fine di non coinvolgere l'Amministrazione che rappresento e per svolgere ogni azione in piena libertà e con maggiore serenità, ho deciso di rimettere le deleghe conferitemi dal Ministro della Difesa". "Con questa iniziativa - prosegue il sottosegretario alla Difesa - voglio fare chiarezza per evitare che queste informazioni siano strumentalizzate: le spese relative ai collaboratori sono rendicontate, e questo basta per dimostrare da chi realmente dipende l'impiegato e viene retribuito".
Rossi, che oggi si trova in Australia, aveva già annunciato una querela per quanto emerso nel corso di una puntata del programma Le Iene dove si parlava di suo figlio, che ha un contratto di assistente parlamentare con il deputato Mario Caruso. Nella trasmissione televisiva emergerebbe che il deputato Mario Caruso (Democrazia solidale Centro democratico) avrebbe formalmente assunto il figlio del sottosegretario, che non si presenterebbe mai al lavoro, per fargli un favore, e che lo stipendio in realtà lo percepirebbe direttamente dal padre.
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine espresso.repubblica.it)