Giudice minacciata a Reggio Calabria. Cotroneo: "Non arretrerò perché la toga é la mia pelle"
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Giudice minacciata a Reggio Calabria, "mi sento serena". "Non arretrerò perché la toga é la mia pelle"
REGGIO CALABRIA, 18 LUG - "Mi sento serena perché il lavoro l'ho sempre svolto nella mia terra con grande passione, amore, assoluta dedizione e altissimo senso del dovere e del sacrificio".
È il commento del presidente dell'ufficio Gip-Gup di Reggio Calabria Tommasina Cotroneo dopo le minacce subite ieri sera quando, nell'androne del palazzo dove abita, gli uomini della sua scorta hanno trovato un proiettile di fucile esploso e una sua fotografia con disegnata sopra una croce. "Continuerò a lavorare - ha aggiunto il presidente Cotroneo - con la stessa serenità di sempre, con lo stesso rigore e soggetta solo e soltanto alla legge e alla Costituzione. Non arretrerò perché la toga è la mia pelle quindi non posso cambiare.
Chiaro che ci sono turbamenti, ma sono i turbamenti dell'immediatezza. Poi si va avanti come sempre ho fatto. Io e i giudici del mio ufficio stiamo lavorando per l'affermazione della legalità e lo stiamo facendo con serenità, equilibrio, imparzialità e rigore nell'applicazione della legge".