Giornata 21: Il Napoli non stecca il testacoda e mette pressione alla capolista.
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
NAPOLI, 23 GENNAIO - In un San Nicola semideserto per il freddo, si scontrano due fra le squadre che hanno offerto il gioco più brillante degli ultimi anni. Ma nella prima mezz’ora sembrano dimenticarsene: il Napoli si accontenta di uno sterile possesso palla, troppo lento per creare superiorità numerica; il Bari, invece, preferisce partire in contropiede, ma con iniziative isolate e poco concrete.
L’unico che sembra voglioso di imprimere un ritmo diverso alla gara è Maggio, che sulla fascia destra prova un paio di scorribande, mal supportato però dai compagni.[MORE]
Intorno al trentesimo si veglia Lavezzi: bastano poche accelerazioni per entrare in partita. E così al 35° arriva la svolta: il pocho, lanciato da Cavani in campo aperto, viene steso da Pulzetti (ultimo uomo). Sarebbe espulsione ma l’arbitro Mazzoleni non fischia nemmeno il fallo; tuttavia sul proseguio dell’azione, il barese commette un altro fallo concedendo (stavolta sì) una pericolosa punizione dal limite: batte Cavani di potenza, Lavezzi si inserisce e brucia la difesa di tacco. 0-1 e squadre negli spogliatoi per il riposo.
La ripresa comincia con un Bari più intrapendente, ma il Napoli mette ancora i brividi quando riparte sfruttando la velocità dei suoi attaccanti.
Al 66° la seconda svolta della partita: il solito Maggio sfugge alla marcatura e Parisi allarga il gomito per fermarlo. Il barese si merita il secondo giallo e lascia la sua squadra in dieci.
Di fatto la partita finisce qui: un Bari troppo nervoso non può più nulla contro la maturità degli azzurri, che gestiscono il pallone con una ritta fete di snervanti passaggi, costringendo gli avversari a scoprirsi nel tentativo di fare pressing e aprendo così invitanti spazi nella propria difesa.
Mazzarri si concede anche il lusso di risparmiare alcuni titolari, tirandoli fuori della mischia ben prima dei minuti finali, ma Gargano (uno dei sostituiti) non la prende bene, dimostrando ancora una volta la sua scarsa lucidità (sia dentro che fuori dal campo) e attirandosi i giusti rimproveri del suo allenatore (che lo invita a fare silenzio in segno di rispetto verso i compagni che partono dalla panchina).
Ma comunque è l’unica nota stonata di un pomeriggio positivo per il Napoli, che si conclude col meritato raddoppio all’ 86°: ennesima ripartenza (stavolta sulla sinistra) del solito Lavezzi, che salta il suo marcatore diretto e mette al centro, dove Cavani sopraggiunge troppo solo per sbagliare il facile tap-in. 0-2 e partita finita.
Il Bari esce tra i fischi dei suoi tifosi, mentre il Napoli si gode il secondo posto in solitario (a solo un punto dal Milan, impegnato però stasera nel posticipo), almeno per oggi, perché da domani si torna a lavorare a testa bassa per onorare l’impegno di Coppa Italia contro un Inter ferita dallo scivolone di Campionato.
Giusto proseguire su questa strada per gli Azzurri: orgoglio, ma senza presunzione.