Cronaca

Giallo sulla morte di Matacena: indagata la moglie, sospetti di avvelenamento

Giallo sulla morte di Amedeo Matacena: indagata la moglie, riesumate le salme dell'ex parlamentare e della madre

La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha aperto un’indagine sulla morte dell’ex parlamentare di Forza Italia, Amedeo Matacena, deceduto a Dubai il 16 settembre 2022 mentre era latitante.

Oltre alla sua, è stata disposta anche la riesumazione della salma della madre, Raffaella De Carolis, morta il 18 giugno dello stesso anno, sempre a Dubai, tre mesi prima del figlio.

Matacena, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa nel processo "Olimpia", si trovava negli Emirati Arabi Uniti per sfuggire alla giustizia italiana.

La sua morte è stata ufficialmente attribuita a un infarto del miocardio, ma la Procura, coordinata dal procuratore capo reggente Giuseppe Lombardo, dall'aggiunto Stefano Musolino e dal sostituto Sara Parezzan, nutre dubbi sulle reali cause del decesso.

Gli inquirenti sospettano che i due, madre e figlio, possano essere stati avvelenati, con lo scopo di impossessarsi del loro patrimonio milionario, che comprende conti correnti e società estere in parte dissequestrate.

Al centro dell'indagine c'è Maria Pia Tropepi, l'ultima moglie di Matacena, 43 anni, con cui l'ex deputato si era sposato con rito islamico a Dubai.

La donna è indagata per duplice omicidio e una serie di altri reati, tra cui procurata inosservanza di misure di sicurezza detentive, falsità in testamento olografo, circonvenzione di incapaci, autoriciclaggio e accesso abusivo a un sistema informatico.

Tropepi, originaria di Lamezia Terme e cresciuta a Sinopoli, vive stabilmente a Dubai, dove si è trasferita anche dopo la morte del marito.

Le indagini, condotte dalla Direzione Investigativa Antimafia, sono tese a verificare se Tropepi possa aver avuto un ruolo nel trasferimento della madre di Matacena a Dubai e nella gestione dei loro beni.

Dopo la morte di De Carolis, i familiari hanno trovato i suoi conti correnti vuoti, alimentando i sospetti.

Le autopsie delle salme, affidate al medico legale Aniello Maiese e alla tossicologa Maria Chiara David, dovrebbero chiarire se i decessi siano stati causati dall’assunzione di sostanze tossiche.

Le operazioni inizieranno il primo ottobre: la salma di Raffaella De Carolis sarà esumata dal cimitero di Reggio Calabria e trasportata agli Ospedali Riuniti per l’autopsia, mentre quella di Matacena, conservata in una cappella di famiglia a Formia (Latina), sarà analizzata a Roma.

Oltre a Tropepi, altre tre persone risultano indagate per reati legati alla gestione del patrimonio postumo di Matacena e della madre.

Tra questi, Giovanni Rispoli, 23 anni, figlio di Tropepi, accusato di impiego di denaro di provenienza illecita; Martino Politi, collaboratore storico di Matacena, indagato per falsità in testamento olografo e uso indebito di strumenti di pagamento; ed Elio Matacena, fratello dell'ex parlamentare, accusato di violazione di domicilio e furto in abitazione.

Quest’ultimo avrebbe fatto irruzione nella casa della madre a Reggio Calabria pochi giorni dopo la sua morte per impossessarsi di alcuni beni.