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AVETRANA, 24 GENNAIO 2011- Certo non si può dire che non sia strana, la vicenda che ha portato prima Michele e poi Sabrina Misseri in carcere per l’omicidio di Sarah Scazzi. L’ultima novità spunta come un fulmine a ciel sereno: si tratta questa volta di un secondo cellulare della quindicenne uccisa ad Avetrana. [MORE]
Pare che a consegnare il telefonino ignorato per lungo tempo, sia stato Claudio, il fratello di Sarah finito più volte al centro di polemiche legate alla spettacolarizzazione del caso che così da vicino lo riguarda. Fino ad ora, l’unico cellulare ritrovato ed analizzato dalla magistratura è stato quello ritrovato in circostanze più che sospette da Michele Misseri in una campagna nei pressi della sua abitazione. Mezzo bruciato e malandato, questo telefonino era stato la prima prova della presunta colpevolezza dello “zio di Avetrana”. E ora che ne spunta un altro è caccia agli indizi.
Perchè è venuto alla luce solo ora? Che cos’altro potrebbe celare? Forse qualche chiamata indirizzata alla cugina Sabrina, ormai finita in carcere, oppure qualche indizio fuorviante per le indagini? Da tempo ormai non si fa altro che costruire, disfare e ricostruire per tornare sempre al punto di partenza: la morte della piccola Sarah.Questo è l’unico dato certo. Il resto invece continua ad essere evanescente e sospeso, e se prima di pensava di essere ad un passo dalla verità, ora quella stessa verità pare essere ancora molto lontana. E la gente si è appassionata, aspetta, attende ormai sicura che la storia durerà purtroppo a lungo.
In foto Sarah Scazzi. Immagine tratta da www.leggo.it
Roberta Lamaddalena
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