Gezi Park, un anno dopo: fermi e feriti, Erdogan contro i manifestanti
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ISTANBUL, 1 GIUGNO 2014 – Cresce la tensione ad Istanbul ad un anno di distanza dalla manifestazione di Gezi Park, dove un anno fa un sit-in di circa una cinquantina di persone che protestavano contro la costruzione di un centro commerciale al posto del Parco Gezi si trasformò in un evento con risonanza nazionale quando i manifestanti furono attaccati dalla polizia locale e l’accaduto fece crescere il dissenso verso istanze politiche più generali.
Nel primo anniversario della protesta, i manifestanti sono stati dispersi dalle forze dell’ordine con il lancio di gas lacrimogeni, come in precedenza annunciato dal premier Erdogan: «Non potete occupare Taksim, come avete fatto l’anno scorso, dovete rispettare la legge. Se ci andate, alle nostre forze sicurezza sono state date istruzioni chiare e farà di tutto che è necessario». L’area di piazza Taksim è stata blindata, sul posto sono stati posizionati camion dotati di idranti e 25.000 agenti pronti a intervenire.[MORE]
Coinvolti direttamente nei disordini anche reporter e giornalisti di varie nazionalità inviati ad Istanbul. Il corrispondente della Cnn Ivan Watson è stato arrestato da poliziotti in borghese insieme alla sua troupe «durante una diretta da piazza Taksim. Un agente mi ha anche dato una ginocchiata», ha dichiarato su Twitter Watson, liberato dopo mezz’ora. Il motivo dell’arresto sarebbe stato il timore, da parte di alcuni poliziotti, che i membri della troupe fossero in possesso di documenti falsi. Il Dipartimento di Polizia di Istanbul ha fatto saper che «persone a lui [Watson, ndr] vicine» non erano state in grado di mostrare un passaporto valido.
Fra gli altri giornalisti che hanno denunciato violenze, il fotoreporter italiano Piero Castellano, colpito da un candelotto lacrimogeno esploso dalla polizia turca durante un intervento nel pomeriggio ad Ankara. Castellano, condotto in ospedale per accertamenti, ha riportato una contusione e una scottatura all’addome e a un braccio.
Un anno fa il bilancio della protesta e della conseguente e feroce repressione fu di nove morti e più di ottomila feriti. Il bilancio di quest’anno ammonta, per ora, a tredici feriti.
(fonte www.corriere.it)
(foto www.bbc.com)
Elisa Lepone